Gli acidi grassi omega-3 sono prodotti in piccolissime quantità nell'organismo umano, ragion per cui vengono chiamati acidi grassi 'essenziali' ed il loro apporto con la dieta risulta indispensabile. Fondamentali sin dal periodo dello sviluppo, essendo importanti costituenti dei lipidi strutturali di membrana particolarmente nel tessuto nervoso e nella retina, questi composti, come dimostrato da diversi studi scientifici, svolgono un ruolo protettivo nei confronti dell'apparato cardiovascolare, contribuendo alla riduzione della frequenza cardiaca e del rischio di aritmia, riducendo i livelli plasmatici di colesterolo e di trigliceridi, migliorando la resistenza vascolare sistemica e la funzione endoteliale. Inoltre sembrano avere un importante ruolo antinfiammatorio e protettivo nei confronti del cancro.
Gli acidi grassi essenziali omega-3 esplicano le loro funzioni benefiche e sono efficaci sotto le forme molecolari DHA , acido docosaesaenoico, e EPA, acido eicosapentaenoico, che sono presenti soprattutto nei pesci grassi come salmone, acciughe, aringhe, tonno e in bassa concentrazione nelle uova e nella carne.
Gli omega-3 presenti nei semi oleosi, come quelli di girasole, di canapa, ma anche nella frutta secca come mandorle e noci, sono sotto forma di acido alfa linolenico che, solo dopo essere convertito grazie a specifici enzimi nel nostro organismo, può dare origine alle forme efficaci di omega-3, ovvero EPA e DHA.
Il punto è che, come mostrano evidenze scientifiche, non solo l'acido alfa-linolenico di per sé non è sufficientemente protettivo, ma viene convertito dal nostro organismo soltanto in pochissime quantità (dal 5 al 10%) nelle forme utilizzabili ed efficaci di omega-3.
Proprio per questo motivo per i soggetti vegani e per quelli vegetariani è fondamentale introdurre nella propria alimentazione gli omega-3 nella forma utilizzabile, ovvero DHA ed EPA, attraverso il consumo di alghe marine o, meglio, dagli estratti di esse, potendo cosi usufruire degli importantissimi benefici di questi composti, sia dal punto di vista preventivo che terapeutico.
FONTI: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16825676 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9637947 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11844977 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9001371