Sicuramente avrete sentito parlare delle proprietà benefiche associate al consumo di tè, specie di tè verde. Questa bevanda ricavata dall’estratto di foglie della pianta Camellia sinesis, presenta all’interno importanti quantità di catechine, potenti polifenoli dalla provata azione antiossidante.
Dai risultati di vari studi epidemiologici, condotti su diverse popolazioni, è emerso come il consumo di tè verde sia associato a migliori livelli di colesterolo, ridotti markers infiammatori, minor rischio d’insorgenza di cardiopatie, aumentata densità ossea, rischio inferiore di patologie tumorali e migliori funzioni cognitive. Purtroppo tutto ciò è stato visto a livello osservazionale e, così come avviene in motli studi di popolazione, non è stato chiarito il meccanismo biologico alla base di tali effetti positivi e, soprattutto, non sono stati controllati altri fattori influenti come stile di vita e abitudini.
Tuttavia sono stati effettuati anche innumerevoli studi clinici, in vitro e su modelli animli al fine di valutare i reali effetti associati al consumo di tè anche in condizioni fisiologiche o patologiche specifiche, come ad esempio nel caso dell’Alzheimer.
In uno studio in vitro del 2004 condotto dalla University of Newcastle è stato visto, ad esempio, come le catechine sia del tè nero che del tè verde fossero in grado di inibire gli enzimi beta secretasi e butiril-colinesterasi, coinvolti nella formazione di placche beta-amiloidi a livello cerebrale tipiche dell'Alzheimer.
Gli effetti antiossidanti e antinfiammatori di questi composti fenolici potrebbero risultare importanti non solo nel contrastare e nel prevenire la formazione di placche, ma anche nel rallentare il declino cognitivo.
In particolare, le catechine, che sono contenute anche in altri alimenti come mirtilli, cioccolato fondente, uva rossa ecc, sono in grado di attraversare la barriera emato-encefalica esercitando il loro tipico effetto antiossidante a livello cerebrale...
Pensate che questi polifenoli, come sottolinea uno studio del 2005 pubblicato su Journal of Nutritional Biochemistry, sono in grado di esercitare un’azione antiossidante dalle 25 alle 100 volte più potente di quella della vitamina C e della vitamina E.
Ma non solo, studi su modelli animali hanno evidenziato come le catechine del tè verde possano rivelarsi efficaci nel mantenere le ossa forti. In particolare in uno studio del 2009 pubblicato sulla rivista Journal of Agricultural and Food Chemistry è stato visto come l’Epigallo-catechina-3-gallato, tipica del tè verde, fosse in grado di stimolare l’enzima responsabile della crescita ossea, di promuovere la mineralizzazione e di ridurre l’attività osteoclastica. di riassorbimento osseo.
Studi condotti su cellule di laboratorio hanno messo in evidenza l’azione antitumorale esercitata dalle catechine del tè verde nei confronti di vari tipi di cellule neoplastiche, soprattutto di tumore alla prostata.
Come ottenere il massimo dal tè verde in commercio?
Innanzitutto il contenuto di catechine varia a seconda della quantità di tè verde utilizzato. Sconsiglio assolutamente quello nelle bottiglie confezionate, in quanto oltre a contenere una quantità pressocchè insignificante di catechine, presenta all’interno quantità di zucchero non indifferenti.
La quantità di catechine inoltre può variare anche in base ai vari stati di processazione subiti dalle foglie del tè verde, ad esempio, nella varietà deteinata tale quantità risulta dimezzata, in quanto le foglie vengono processate ulteriorimente per l'eliminazione della caffeina.
Oltretutto, sembrerebbe che la foglia di per sé e la polvere siano migliori rispetto ai filtri convenzionali.
Anche la modalità di infusione potrebbe fare la differenza sul contenuto di catechine. E, come dimostra l’immagine sottostante, maggiore è la temperatura dell’acqua e maggiore sarà l’estrazione di catechine.
Ma l'infusione quanto tempo dovrebbe durare??
In uno studio del 2005 pubblicato sulla rivista Journal of the Science of Food and Agriculture, è stato valutato il contenuto di catechine, in seguito a infusione alla temperatura 100° C, di 1 grammo di tè verde per 0.5, 1, 2, 4 e 5 minuti. È stato constatato come tra 3 o 4 minuti avveniva la massima estrazione di catechine. Ovviamente lasciare il tè esposto a tale temperatura per tempi più lunghi ne potrebbe ridurre drasticamente il contenuto in catechine, in quanto, come tutti i polifenoli, sono pur sempre sensibili al calore.
Attenzione anche a quello che aggiungete nel tè verde una volta pronto: ad esempio è stato visto come l’aggiunta di latte ne riduce drasticamente la qualità antiossidante, mentre l'utilizzo di spezie come zenzero o cannella potrebbe migliorarla in maniera significativa.
Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2855614/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15476306
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/jsfa.2206/abstract
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17906295