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Dott. Daniele Basta

4 diete delle celebrità Fai Da Te da evitare nel nuovo anno


Negli ultimi anni, alla luce degli esorbitanti tassi di sovrappeso e obesità, l’interesse per il mondo dell’alimentazione è aumentato notevolmente e sono in molti che purtroppo tentano di perdere peso rapidamente improvvisando rischiose pratiche “Fai da te”, affidandosi a personale non qualificato, seguendo diete copiate e incollate sul web o portate avanti dalla celebrità di turno.

Si tratta il più delle volte di regimi alimentari drastici, caratterizzati da pericolose carenze nutrizionali e che mettono a rischio la salute dell’organismo, non apportando risultati realmente efficaci nel lungo termine.


A tal proposito la British Dietetic Association (BDA), un’importante associazione inglese di esperti nel campo della nutrizione, ha rivelato in un recente report le diete delle celebrità da evitare nelle pratiche “fai da te” nel prossimo 2018.


Dieta crudo-vegana

Questo regime alimentare, tanto propagandato da Gwyneth Paltrow, Megan Fox e da Sting come arma contro il sovrappeso e l’obesità, si basa sul consumo di soli alimenti vegetali rigorosamente crudi.

Purtroppo seguendo questa linea alimentare nelle pratiche fai da te è molto facile incorrere in pericolosi deficit nutrizionali, specie di ferro, vitamina b12 e di vitamina D e non è detto che possa far dimagrire: molti prodotti vegani in commercio rappresentano cibo spazzatura, contenenti elevate quantità di zuccheri aggiunti e sale, che purtroppo hanno gli stessi effetti negativi della loro controparte non-vegana.

Inoltre, non tutta la verdura può essere consumata cruda, e, da un punto di vista nutrizionale non sempre è migliore. Ad esempio la quantità di beta carotene è superiore nelle carote cotte rispetto alle crude e stessa cosa per quanto riguarda il licopene nel pomodoro cotto anziché in quello crudo.



Dieta Alcalina

Questa dieta spopola ormai sul web da molti anni e si propone di mantenere in salute l’organismo e combattere stati patologici, tra cui il tumore, basandosi sul semplice principio di come il cibo possa influire sul pH del nostro organismo, nello specifico sul pH del sangue.

Bè innanzitutto c’è da premettere come il pH, ovvero, in parole molto semplici, quel valore su una scala da 0 a 14 che permette di contraddistinguere la basicità e l’acidità di una soluzione, varia a seconda delle regioni del nostro organismo. Ad esempio a livello gastrico il pH è decisamente acido e varia da 2 a 3.5, mentre quello del sangue è lievemente alcalino e varia da 7.35 a 7.45.

Premesso ciò, così come nel caso della famosa dieta dei gruppi sanguigni, anche nel caso della dieta alcalina, non esiste alcuna evidenza scientifica di base. In realtà il cibo che noi introduciamo ha un’influenza minima sul pH del sangue, decisamente non significativa!

L’acidità o la potenziale basicità degli alimenti di per sé contano veramente poco, piuttosto ad influire lievemente sul pH ematico possono essere,invece, i metaboliti derivanti dalla digestione degli alimenti. Sottolineo lievemente perché, appunto, il nostro organismo è dotato di sofisticati sistemi in grado di tamponare acidità e basicità eccessiva a livello ematico, meccanismi alla base della cosiddetta omeostasi acido-base.

Sebbene il cibo non influisca sul pH del sangue, può farlo però su quello delle urine, non a caso il rene è coinvolto enormemente nell’omeostasi acido-base dell’organismo.

Anche questo tipo di alimentazione, con l’eliminazione di gruppi alimentari ritenuti potenzialmente acidi come pesce e carne, può avere conseguenze dannose a lungo termine sullo stato nutrizionale dell’organismo.




Dieta con integratori sostitutivi dei pasti

Secondo questo tipo di dieta, i pasti principali, ovvero colazione, pranzo e cena, dovrebbero essere sostituiti da integratori alimentari e beveroni in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali dell’organismo.

Gli integratori o i supplementi, così come dice la parola stessa, rappresentano composti in grado i integrare un’alimentazione potenzialmente carente e non rappresentano sostituti completi della stessa. Nonostante possa essere raggiunta una rapida perdita di peso nei primi giorni, questo tipo di alimentazione è decisamente insostenibile nel lungo termine e potrebbe causare diversi danni all’organismo.

Inoltre, molti benefici che vengono rivendicati dagli integratori, non sono scientificamente supportati e potrebbero,invece, presentare pericolosi effetti collaterali.

Pensate che il mercato degli integratori alimentari conta annualmente 27 bilioni di dollari e, secondo le previsioni, aumenterà fino a raggiungere i 278 bilioni di dollari all'anno nel 2024.

n uno studio del 2015 pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine è emerso come ogni anno in media 2,154 ospedalizzazioni e circa 23,000 visite al pronto soccorso sono state attribuite all’uso sconsiderato di integratori alimentari, di cui soprattutto quelli promettenti perdita di peso e quelli con effetto energizzante.


Dieta Chetogenica

Divenuta famosa anche tra le celebrità e pericolosamente improvvisata nel “fai da te”, la dieta chetogenica promette, così come le altre diete sopracitate, perdita di peso in poco tempo ed è caratterizzata dalla presenza di pochissimi carboidrati nella giornata, dai 20 ai 50g, un elevato quantitativo di grassi e uno relativamente moderato di proteine. Diminuendo in tal modo l’introduzione di carboidrati, l’organismo comincia ad utilizzare i grassi come fonte primaria di energia, attraverso la produzione di corpi chetonici.


Una dieta chetogenica ben strutturata e attentamente monitorata nel tempo può anche avere effetti positivi e, come dimostrano varie evidenze scientifiche, rendersi efficace anche come trattamento nei confronti dell’epilessia. Tuttavia, per quanto riguarda la perdita di peso non è una bacchetta magica e, seguendo un regime alimentare del genere nelle pratiche “fai da te” capita spesso di incorrere in disturbi del comportamento alimentare o aumentare inconsapevolmente l’introito calorico nel tempo con scelte alimentari inadeguate, recuperando con gli interessi una potenziale perdita di peso avvenuta in poco tempo. Inoltre, c’è da sottolineare anche che si tratta di un regime alimentare con effetti collaterali iniziali come mal di testa, insonnia, nausea, aumentato senso di fame, alitosi e stanchezza.


Una perdita di peso che duri nel tempo richiede un cambiamento del proprio stile di vita, delle proprie scelte alimentari e sicuramente non è qualcosa che può improvvisarsi da un momento all’altro. Non esiste nessuna bacchetta magica o pozione miracolosa, affidarsi ad un professionista esperto nel campo è la migliore scelta per raggiungere i migliori risultati.

 

Fonti:

https://www.bda.uk.com/news/view?id=195&x[0]=news/list

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