Sono in molti coloro che, purtroppo, non riescono a soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina D e, come dimostrano vari studi, il deficit di tale vitamina è associato ad un maggiore rischio di condizioni croniche moderne, tra cui osteoporosi, patologie cardiovascolari, diabete, ecc..
I livelli di questa vitamina nell'organismo dipendono dalla produzione endogena in seguito ad esposizione solare e dall'alimentazione. Purtroppo, durante i mesi invernali, in mancanza di un'esposizione solare adeguata, cibo e integrazione adeguata rappresentano le fonti principali di vitamina D, ma spesso si stenta a raggiungere il fabbisogno giornaliero adeguato.
Cacao e cioccolato fondente, noti per la presenza importante di composti polifenolici cardioprotettivi, potrebbero rivelarsi alimenti molto interessanti anche in questo particolare caso, in quanto come dimostrano recenti evidenze scientifiche, rappresentano una fonte di vitamina D2.
In particolare, le fave di cacao sono spesso contaminate "amichevolmente" da funghi, innocui per la salute. I funghi, dalla loro parte, sono ricchissimi di ergosterolo, il precursore naturale della vitamina D-2 e la quantità di questa vitamina liposolubile può variare a seconda di numerosi fattori, tra cui una maggiore o minore esposizione solare. In seguito alla fermentazione, le fave di cacao vengono esposte al sole per essere essiccate, alimentando così la conversione dell’ergosterolo in vitamina D2. Già nel lontano 1935 era stato visto come tracce di vitamina D fossero presenti nelle fave di cacao.
In un recente studio pubblicato sulla rivista Food Chemistry è stata analizzata la quantità di Vitamina D2 in fave di cacao, polvere di cacao, burro di cacao e di alimenti a base di cacao. I risultati hanno evidenziato come burro di cacao e polvere di cacao presentino maggiori quantità di vitamina D2, che si riflettono in prodotti a base di questi alimenti, come nelle tavolette di cioccolato fondente.
Essendo una vitamina liposolubile, è stato ipotizzato come la maggior parte della vitamina fosse accumulata nella porzione lipidica, da qui probabilmente le quantità più elevate presenti nel burro di cacao.
Tuttavia, è importante sottolineare come il contenuto di vitamina D nel cacao dipenda fortemente dalla contaminazione fungina iniziale e come sulla conversione di ergosterolo in vitamina D2 influisca la durata e l’intensità dell’esposizione solare alla quale sono sottoposte le fave di cacao durante il processo di essiccamento.
Alla luce di tutto ciò, è bene considerare burro di cacao, cacao in polvere e prodotti commerciali a base dei precedenti, una fonte di vitamina D2, sicuramente da tenere in considerazione, in ambito di un contesto alimentare sano ed equilibrato, in ottica dei fabbisogni giornalieri di vitamina D.
Fonti:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0308814618310720?via%3Dihub