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  • Dott. Daniele Basta

Il segreto dell'attività antitumorale nascosta nei broccoli


Sono anni ormai che si parla delle proprietà antitumorali delle verdure crucifere, come broccoli, cavoli e cavolfiori. Questi particolari alimenti vegetali, oltre ad essere ricchissimi di fibre, vitamine e minerali, contengono particolari fitonutrienti dalle potenti attività antiossidanti, tra cui sicuramente il sulforafano rappresenta il composto che esplica le maggiori proprietà antiossidanti e antitumorali.


Studi epidemiologici in passato hanno evidenziato come un maggiore consumo di verdure crucifere sia associato ad un minor rischio d’insorgenza di patologie tumorali come il carcinoma mammario e il tumore alla prostata. Studi in vivo e su colture cellulari hanno anche evidenziato come questi particolari composti contenuti in semplicissimi broccoli siano in grado di inibire la crescita di cellule tumorali e di esplicare una potentissima attività antiossidante e antinfiammatoria.


Tutto ciò è stato confermato anche recentemente in uno studio condotto dalla Oregon State University nel quale è emerso come il sulforafano sia in grado di ridurre significativamente l’espressione di lncRNA in colture cellulari di carcinoma prostatico.


Parentesi biochimica.. gli lncRNA, acronimo che sta per long non coding RNA, ovvero molecole di RNA non codificante di lunghezza superiore ai 200 paia di basi, influiscono su vari processi biologici, tra cui la regolazione genica , ovvero quel particolare meccanismo attraverso il quale i geni vengono “accesi” o “spenti” a seconda delle necessità cellulari. Negli ultimi anni, è stato visto come alterazioni degli lncRNA, in particolare, svolgano un ruolo cruciale nello sviluppo e nella progressione di vari tipi di tumori tra cui carcinoma prostatico e carcinoma mammario.

Nello studio citato in precedenza, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista The Journal of Nutritional Biochemistry, è stato visto come il sulforafano, presente nei broccoli, sia in grado di ridurre l’espressione alterata degli lncRNA, diminuendo di circa 4 volta la formazione di colonie cellulari di carcinoma prostatico.


Nel lavoro è riportato come le cellule di questo particolare tipo di tumore erano caratterizzate da un’elevatissima espressione di lncRNA, soprattutto di uno chiamato LINC01116.


La presenza di sulforafano, in seguito, ha prodotto una riduzione significativa dei livelli di questo lncRNA, portando ad una diminuzione di circa quattro volte la formazione di colonie cancerose.


Questi rappresentano risultati molto importanti, in quanto svelano un potenziale meccanismo d’azione da parte del sulforafano nei confronti di cellule tumorali di carcinoma prostatico e tutto ciò potrebbe risultare utilissimo non solo ai fini della prevenzione, ma anche in un futuro potenziale trattamento.

Nello stesso tempo viene sottolineato il ruolo cruciale dell’alterazione di queste particolari sequenze non codificanti di RNA nello sviluppo tumorale.





In conclusione tutto questo rappresenta l’ennesima prova di come l’alimentazione può influenzare significativamente l’espressione genica nelle cellule del nostro organismo, aumentando il rischio di determinate patologie o contribuendo a contrastarle e a prevenirle.

 

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23812493

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28131897

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21129940

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC23369/

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