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  • Dott. Daniele Basta

Cosa dovresti mangiare o meno durante una terapia antibiotica?


Sempre più spesso, purtroppo, capita a molti di abusarne autonomamente senza reale un motivazione, altre volte sotto corretta indicazione medica si rivelano efficaci nel combattere una potenziale infezione batterica, sta di fatto che l’uso degli antibiotici è associato molte volte ad effetti collaterali come diarrea, coliche addominali e danno epatico. Dal punto di vista nutrizionale, esistono alimenti in grado di contrastare o di amplificare effetti collaterali del genere.


Ricordo che gli antibiotici rappresentano farmaci utilizzati nel trattare infezioni batteriche, ne esistono varie tipologie, alcuni possono agire ad ampio-spettro nei confronti di vari tipi di batteri, mentre altri sono molto specifici. Tra gli effetti collaterali riscontrati durante l’utilizzo di antibiotici, uno dei più frequenti è il danno epatico. Secondo un lavoro pubblicato nel 2008 sulla rivista Gastroenterology, gli antibiotici rappresentano i farmaci che più comunemente causano danno epatico farmacologico.


Gli antibiotici, inoltre, soprattutto quelli che agiscono ad ampio spettro, possono avere effetti molto negativi sulla flora batterica amica intestinale. In poche parole, oltre ad uccidere i batteri nemici, causa di una potenziale infezione, danneggiano quelli amici. Vari studi hanno evidenziato come un utilizzo prolungato degli antibiotici può addirittura cambiare la composizione della microflora intestinale, soprattutto negli adolescenti, con risvolti negativi anche a livello metabolico e sul peso corporeo. Tutto questo purtroppo è associato ad effetti negativi a livello gastrointestinale come la tipica diarrea da antibiotico.


Pensate che in un lavoro del 2015 pubblicato sulla rivista mBio, è stato visto come basterebbe una settimana di antibiotici per cambiare la composizione batterica intestinale fino ad 1 anno intero.


Tuttavia, l’effetto negetivo di gran lunga superiore associato all’abuso di antibiotici è quello di promuovere resistenza batterica, rendendo il farmaco inefficace nel tempo.


Al fine di tamponare l’alterazione della microflora intestinale, durante una terapia antibiotica, è sempre bene supplementare con dei buoni probiotici, ovvero integratori di batteri amici. Varie evidenze scientifiche hanno dimostrato come una supplementazione con probiotici può ridurre drasticamente il rischio di diarrea durante e in seguito ad una terapia antibiotica.

In un lavoro di revisione del 2012 pubblicato sulla rivista Jama Medicine e condotto su più di 11.000 soggetti, adulti e bambini, è stato visto come una supplementazione con probiotici fosse associata a meno problematiche gastrointestinali durante una terapia antibiotica. Tra i probiotici quelli maggiormente efficaci sono risultati essere i Lattobacilli e i Saccaromiceti.


In tutto ciò è fondamentale integrarli lontano dagli antibiotici in modo che non vengano uccisi essi stessi dal farmaco.


Esistono anche alimenti in grado di tamponare il danno inflitto dagli antibiotici alla microflora intestinale e tra questi lo yogurt è sicuramente uno dei più indicati proprio per la presenza di colture batteriche all’interno.

Gli alimenti ricchi di fibre solubili, invece, possono risultare utili nel promuovere la crescita dei batteri amici intestinali e tra questi ricordo i cereali integrali, i legumi, frutta. Alimenti del genere non solo rafforzano la flora intestinale amica, ma possono contribuire a contrastare la crescita di batteri dannosi. Tuttavia bisogna considerare che questa tipologia di alimenti ricchi di fibre se consumata in concomitanza con l’antibiotico potrebbe rallentarne l’assorbimento.


Purtroppo esistono anche alimenti in grado di ridurre l’efficacia dell’antibiotico che dovrebbero essere evitati durante una terapia. Tra questi, il pompelmo o il succo di pompelmo potrebbe risultare molto dannoso interferendo con i meccanismi farmacologici di vari farmaci, compresi gli antibiotici. Questo particolare frutto contiene un composto in grado di influire negativamente su un enzima epatico chiamato citocromo P450, responsabile dello smaltimento farmacologico.

In un lavoro del 2001 pubblicato sulla rivista European Journal of Clinical Pharmacology condotto su 6 adulti sani è stato visto come il consumo di succo di pompelmo durante una terapia antibiotica di eritromicina ha causato un aumento delle quantità di antibiotico in circolo, aumentandone gli effetti collaterali.


Alimenti ricchi di calcio possono influire negativamente sul corretto assorbimento dell’antibiotico. Vari studi hanno evidenziato come alimenti contenenti quantità elevate di questo minerali sono associati ad una riduzione dell’assorbimento di vari tipi di antibiotici tra cui ciprofloxacina. Tra questi alimenti, lo yogurt sembrerebbe non avere effetto negativo.


Dunque, durante una corretta terapia antibiotica, per migliorarne l’efficacia, è consigliabile optare per alimenti corretti in grado di tamponare i potenziali effetti collaterali associati a questo farmaco.

 

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18955056

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28604925

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26556275

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22570464

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26695080

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17217568

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9440384

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25209713

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11294369

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11352440

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