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  • Dott. Daniele Basta

Erbe aromatiche contro le patologie neurodegenerative


Tutti sono ormai a conoscenza dei benefici alla salute dell'organismo offerti dal consumo regolare di verdura, tuttavia recentissimi studi hanno evidenziato gli effetti benefici di un particolare flavonoide, chiamato apigenina, presente all'interno di molta verdura come spinaci, prezzemolo, timo, nei confronti del sistema nervoso e delle cellule neuronali. In passato era stato già visto come questa molecola, cosi come altri flavonoidi, esplicasse effetti positivi a livello cerebrale, migliorando funzioni cognitive come memoria, apprendimento e preservando le funzioni cerebrali da neurodegenerazione; inoltre in diversi lavori in vivo ed in vitro sono state evidenziate le proprietà antitumorali e antiossidanti di questo flavonoide, soprattutto nei confronti del tumore alla pelle, bloccando il ciclo cellulare delle cellule tumorali e riducendo lo stress ossidativo alla base dei meccanismi patogeni.


Di recente in un lavoro condotto dai ricercatori dell'Università di Rio e pubblicato sulla rivista Advances in Regenerative Biology è stato testato l'effetto di questa molecola su cellule staminali, ovvero quelle cellule con la capacità di differenziarsi in vari tipi cellulari:

i risultati sono stati straordinari in quanto dopo 25 giorni le cellule staminali si sono differenziate in neuroni e, inoltre, tra questi sono state riscontrate delle connessioni sinaptiche ben strutturate, che, nell'organismo umano, sono alla base delle funzionalità nervose.


Le connessioni neuronali tra neuroni trattati con apigenina (DESTRA)molto più evidenti rispetto a quelli non trattati (SINISTRA)

Tutto ciò è avvenuto in presenza dell'apigenina poiché non sono stati ottenuti gli stessi risultati in assenza della stessa. Nello stesso lavoro è stato visto come questo flavonoide interagisse con il recettore estrogenico (ER), proteina coinvolta nello sviluppo, nella funzionalità e nella plasticità del sistema nervoso.

Dunque, nonostante si tratti di risultati ottenuti in vitro, ovvero in colture cellulari di laboratorio, sono di estrema importanza, in quanto dimostrano la potenzialità dell'apigenina di indurre la differenziazione di cellule staminali in cellule neuronali, un evento che potrebbe rivelarsi fondamentale per un potenziale trattamento terapeutico nei confronti di patologie neurodegenerative come l'Alzheimer o il Parkinson.

L'apigenina è presente, come ho scritto in precedenza, in tanti tipi di erbe aromatiche e verdura come spinaci, sedano, prezzemolo, timo, basilico, coriandolo, camomilla, carciofi, liquirizia, menta e anche in alcuni agrumi.

Le evidenze scientifiche mostrano come un'alimentazione ricca di flavonoidi sia associata a numerosi benefici alla salute e tra questi l'apigenina sembrerebbe avere delle ottime proprietà, e potrebbe rivelarsi un'ottima arma non solo contro le patologie tumorali , ma anche contro quelle neurodegenerative, nonostante ancora occorrano ulteriori studi sull'uomo.

 

Fonti:

http://www.regenerativebiology.net/index.php/arb/article/view/29244

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2874462/

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