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Dott. Daniele Basta

Frutta e verdura giallo-arancione contro il declino cognitivo


I carotenoidi, pigmenti che conferiscono la tipica colorazione gialla-arancione a molti alimenti vegetali, possiedono, come ormai è ben noto da anni, una potentissima attività antiossidante, fondamentale nel contrastare i meccanismi di stress ossidativo alla base di invecchiamento e delle patologie.


Negli anni passati è stato dimostrato come un maggiore introito di carotenoidi nell’alimentazione sia associato ad un minor rischio di diverse patologie tumorali, tra le quali il carcinoma mammario…ma non solo…Diversi studi condotti in passato hanno evidenziato il ruolo di questi antiossidanti, tra cui luteina e zeaxantina, nei confronti della salute dell’occhio, proteggendoli e riducendo il rischio di diverse patologie oculari come cataratta e degenerazione maculare, e nei confronti delle funzioni cognitive degli anziani, specie la memoria, nonostante i meccanismi biomolecolari alla base di tali effetti siano ancora sconosciuti.


In un recente lavoro condotto dalla University of Georgia è stato valutato l’effetto di Luteina e Zeaxantina sull’attività cerebrale in 43 soggetti con età compresa tra 65 e 86 anni mediante risonanza magnetica. I livelli di antiossidanti sono stati valutati sia nel siero che a livello della retina mediante la densità ottica del pigmento maculare.


I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Journal of the International Neuropsycological Society e hanno evidenziato come i soggetti che presentavano livelli inferiori di carotenoidi, mostravano una maggiore e più prolungata attività cerebrale, come se il cervello si sforzasse più del solito per compiere determinate azioni mnemoniche.

Al contrario in coloro che avevano maggiori quantità di questi antiossidanti, l’attività cerebrale si è rivelata molto ridotta nel raggiungere gli stessi obiettivi mnemonici e con tempi sorprendentemente inferiori rispetto ai precedenti soggetti.


In poche parole, più carotenoidi, meno sforzo cerebrale e migliori performance cognitive. Il cervello dei soggetti con più carotenoidi si è rivelato “neuronalmente” più efficiente!!


Si tratta del primo studio che evidenzia l’associazione tra carotenoidi e funzioni cognitive negli anziani mediante risonanza magnetica e, tali risultati non fanno altro che confermare quelli ottenuti in studi passati riguardo all’importanza di verdura e frutta nella tarda età, non solo nel rallentare i processi fisiologici di senescenza cerebrale, ma anche nel prevenire potenziali patologie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson.

 

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27776568

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