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La tiroide, nonostante sia una ghiandola di dimensioni minori rispetto a molti altri organi nell'organismo, è responsabile della produzione di ormoni fondamentali nella regolazione del metabolismo dei grassi e dei carboidrati, in quella della temperatura corporea, nello sviluppo cerebrale, nella regolazione della pressione sanguigna e in molte altre funzioni corporee.
Questa piccola ghiandola, dalla tipica forma di farfalla, svolge un ruolo cruciale nei meccanismi endocrini dell’organismo e un suo malfunzionamento è associato a differenti condizioni patologiche: in linea molto generale, in caso di ipoattività o di iperattività si possono verificare differenti condizioni. Nel caso dell’ipotiroidismo, ad esempio, caratterizzato da un insufficiente produzione di ormoni tiroidei o da una mancata azione di tali ormoni a livello tissutale, , si possono verificare aumento di peso, stanchezza, secchezza di cute e capelli, costipazione, difficoltà cognitive.
Nonostante fattori non modificabili come quelli genetici o autoimmuni possano influire sui meccanismi tiroidei, altri fattori modificabili come stile di vita e alimentazione sono in grado di avere effetti positivi o negativi sulla salute di questa ghiandola e, soprattutto, dipendono molto dalle scelte che sono effettuate a tavola.
Eccovi, ad esempio, alcuni alimenti che, per le loro caratteristiche nutrizionali, possono supportare la salute tiroidea.
1. NOCI BRASILIANE
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Le noci brasiliane sono una delle migliori fonti di Selenio. Questo minerale è fondamentale per la salute umana, a partire dalla sintesi del DNA fino alla riproduzione, alla sintesi degli ormoni tiroidei e alla corretta funzionalità del sistema immunitario. Inoltre sono tantissime le evidenze scientifiche che hanno mostrato come questo minerale abbia delle importanti proprietà antiossidanti e svolga un ruolo rilevante nel contrastare lo stress ossidativo. Occorrono mediamente solo 55 microgrammi (sia per l’uomo che per la donna),per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo minerale; pensate che bastano 30 grammi di noci brasiliane per introdurne ben 550 microgrammi…una quantità 10 volte superiore!!
Dunque, considerando che mediamente una noce brasiliana sgusciata pesa 4-5 grammi, ne basterebbe una al giorno, all’interno di un contesto alimentare adeguato, per soddisfare le necessità quotidiane di questo minerale.
2. PESCE AZZURRO, FRUTTI DI MARE E CROSTACEI
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Il pesce azzurro, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine nobili, di vitamina D e di acidi grassi omega-3, contiene quantità importanti di iodio. Questo minerale è importantissimo nella sintesi degli ormoni tiroidei e la sua assunzione alimentare nei livelli raccomandati è fondamentale. Livelli insufficienti di iodio sono, infatti, associati ad un malfunzionamento tiroideo con conseguenze sulle funzioni cognitive, sui processi endocrino-metabolici e, soprattutto per quanto riguarda i giovani, sullo sviluppo cognitivo. Merluzzo, salmone, gamberi e frutti di mare rappresentano un’ottima fonte di iodio. I frutti di mare e i gamberi, inoltre, sono nel contempo un’ottima fonte di zinco e selenio, dimostrandosi così un alimento completo per la salute tiroidea.
3. UOVA
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Le uova sono un ottimo alimento per la tiroide. Basti pensare che un uovo di medio-grandi dimensioni contiene circa il 20-25% del fabbisogno giornaliero di iodio e di selenio. È importante sottolineare come la maggior parte di questi micronutrienti è contenuta nel tuorlo, ragion per cui è consigliabile consumare le uova per intero.
4. ALGHE MARINE
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Le alghe marine sono tra le più ricche fonti naturali di iodio, minerale fondamentale per un corretto funzionamento tiroideo. Tra quelle con contenuto maggiore di iodio ricordo le alghe kombu e quelle wakame. Visto il contenuto ingente di iodio all’interno, è sempre e comunque meglio non eccederne con il consumo, in quanto un eccesso di questo minerale è associato a vari danni all’organismo.
ALIMENTI FORTIFICATI
Viste negli anni passati le carenze di iodio nella popolazione, molte industrie hanno pensato bene di fortificare i prodotti con micronutrienti tra cui iodio e selenio. Un esempio tipico è il sale iodato o i cereali da colazione, con i quali è sempre bene prestare attenzione a non eccederne nel consumo. Il sale, come è ben risaputo ormai, è una fonte di sodio, la cui introduzione eccessiva è associata ad un aumentato rischio di ipetensione; i cereali da colazione, nella maggior parte dei casi, invece, sono ricchi di zuccheri aggiunti e di conservanti e, a lungo andare, possono predisporre ad uno spiacevole aumento di peso. Tuttavia, per il loro contenuto addizionato in micronutrienti, possono essere assunti in quantità moderata per soddisfare i bisogni nutrizionali giornalieri.
Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29763182
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28516755
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28255299
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25908676