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  • Dott. Daniele Basta

Non accettate consigli nutrizionali da persone che affermano queste cose


Oggi, come non mai, viviamo nell’epoca della disinformazione. Web e soprattutto social se da una parte hanno aperto le porte della comunicazione e dell’informazione, dall’altra hanno spianato la strada alla disinformazione. Una delle tematiche più discusse riguarda proprio l’alimentazione; influencer, coach nutrizionali, celebrità, professionisti, ormai un po’ tutti provano a dare consigli nutrizionali influenzando positivamente o negativamente le scelte alimentari del pubblico.


Eccovi, su base scientifica, alcuni consigli riguardo al mondo dell’alimentazione che ho trovato sui social da non prendere in considerazione.


1. "L’organismo umano non ha bisogno di carboidrati" oppure "i carboidrati fanno ingrassare"



Chiunque possa affermare tutto questo non ha minimamente idea del ruolo dei carboidrati nel nostro organismo. In effetti, questi rappresentano la fonte di energia primaria per i muscoli, ma soprattutto per il cervello. Le migliori fonti di carboidrati, quelle che dovrebbero essere consumate maggiormente in un regime alimentare sano, come cereali integrali, legumi, verdura e frutta, contengono anche fibre, in grado di indurre il senso di sazietà, promuovere la regolarità intestinale, nutrire la microflora intestinale e modulare le risposte glicemiche e insuliniche. Le stesse persone che affermano che noi non abbiamo bisogno dei carboidrati, dimenticano completamente il ruolo delle fibre in ottica, non solo del mantenimento di u peso in salute, ma soprattutto in ottica di salute e prevenzione dalle condizioni croniche moderne. Studi epidemiologici evidenziano come il regime alimentare delle popolazioni più longeve della storia è caratterizzato prevalentemente dall’introduzione di carboidrati.

L’eccesso di carboidrati semplici, come lo zucchero, mediante il consumo elevato e regolare di prodotti processati, ricchi di zuccheri aggiunti, o di farine processate può essere associato nel tempo ad aumento di peso e condizioni metaboliche.

Inoltre, inutile nascondere che fonti di carboidrati come pasta integrale, pane integrale, ma anche ogni tanto gli stessi dolci, siano alla base del benessere psicologico. Il cibo è vita, amore, convivialità e i carboidrati ne fanno parte. Non a caso, evidenze dimostrano come regimi a basso contenuto di carboidrati siano associati a maggiori livelli di depressione.


2. "Mangia questo o prendi questo integratore per accelerare il metabolismo"



Nessun alimento, integratore o bevanda magica è in grado di “bruciare grassi” o di “accelerare il metabolismo” in maniera tale da poter risultare in perdita di peso nel tempo. il metabolismo di per sé rappresenta quel complesso di reazioni e di processi biochimici che avvengono nell’organismo al fine di estrarre e trasformare l’energia introdotta con gli alimenti per garantire la sopravvivenza e il corretto funzionamento dell’organismo stesso. Il tutto si basa sul bilancio energetico, ovvero quell’equilibrio tra energia introdotta ed energia spesa dall’organismo: se la quantità di energia introdotta con gli alimenti è maggiore rispetto al dispendio energetico si tenderà ad aumentare di peso e, viceversa, se il dispendio energetico è superiore rispetto alla quantità calorica introdotta si tenderà a dimagrire (nella maggior parte dei casi e in condizioni fisiologiche normali). Ripeto, integratori, diete lampo, dieta chetogenica, digiuno, acqua e limone, ecc.., nessuna di queste cose è in grado di incrementare il metabolismo basale con effetti sulla perdita di peso.

Avrete sicuramente sentito parlare delle diete iperproteiche in grado di “accelerare il metabolismo”. Se da una parte è vero che le proteine hanno un potere termogenico superiore rispetto a grassi e carboidrato, non rappresentano una bacchetta magica per tentare di dimagrire “facilmente”. La differenza tra la spesa energetica utilizzata per metabolizzare le proteine, rispetto a quella degli altri alimenti, non è significativa, a meno che non mangiate unicamente proteine, il che è molto sconsigliabile in termini di salute intera dell’organismo.


3. "Se hai fame bevi acqua"


Se hai fame è perché l’organismo ti sta comunicando che necessita cibo, non acqua. Non bisogna ignorare i messaggi inviati dal nostro corpo. La sensazione di fame può variare in base al contesto alimentare giornaliero, ma bere acqua al posto del cibo per tamponare questa sensazione non è la scelta migliore.


4. "Prendi questo integratore per frenare la voglia di cibo"


Non esistono integratori validati da una solida base scientifica in grado di influire significativamente sul desiderio di cibo. In genere contengono estratti vegetali, propagandati come miracolosi nel frenare il desiderio di cibo, ma che non sono avvalorati da sufficienti evidenze scientifiche.

L’unico modo che può aiutare a combattere il desiderio di cibo è quello di affidarsi ad un professionista e capire da cosa deriva questo desiderio, se è di tipo fisiologico o, come avviene spesso, di tipo emotivo. Un regime alimentare sano soddisfa l’organismo sia da un punto di vista fisiologico che da quello psicologico.


5. "Mangia questo alimento per curare questa malattia"


A causa della dilagante disinformazione del web di oggi, sono in tanti ancora ad affermare come il cibo possa comportarsi come un farmaco nel guarire o nel curare le malattie.

Sebbene le abitudini alimentari e gli alimenti possano avere un impatto positivo o negativo sullo stato di salute, non sono assolutamente in grado di curare condizioni patologiche e né tantomeno devono essere intesi come sostituti di trattamenti farmacologici.

Un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamentale nel garantire tutti i nutrienti e i micronutrienti necessari e vitali per l’organismo e, in abbinamento ad uno stile di vita sano e ad una regolare attività fisica, rappresenta un importante fattore modificabile in grado di ridurre il rischio di condizioni croniche moderne.

È opportuno prestare attenzione a tutte le diciture, tanto propagandate sul web via articoli o video, nelle quali il nome di un alimento, integratore naturale o particolare regime alimentare, viene associato alla parola cura o guarigione di una determinata condizione patologica, si tratta di un claim assolutamente falso e pseudoscientifico.


6. I grassi non sono un problema oppure i grassi non fanno male alla salute, la colpa è solo degli zuccheri.


Non mi sorprende affatto che le persone siano molto confuse quando si parla di quali e quanti grassi introdurre nell’ambito di un’alimentazione sana, i messaggi sui social, sul web e sui media in generale sono spesso conflittuali e fuorvianti. La verità è che esistono vari tipi di grassi, non sono tutti uguali.

Da una parte esistono i grassi insaturi, tra cui quelli monoinsaturi e polinsaturi, meglio conosciuti come grassi “buoni”, il cui introito è associato a ridotti livelli di colesterolo totale e ad una maggiore attività cardioprotettiva. Questa tipologia di grassi è contenuta in alimenti come olio d’oliva, avocado, frutta secca e, in parte, nel pesce azzurro.

Dall’altra parte esistono i grassi saturi che, quando consumati in eccesso, possono gravare sulla salute cardiovascolare, aumentando i livelli di colesterolo totale e di lipoproteine LDL, ovvero il famoso “colesterolo cattivo”. Esistono poi i grassi trans-saturi, o grassi parzialmente idrogenati, che veicolano lo stesso rischio cardiovascolare dei precedenti e che secondo le linee guida internazionali dovrebbero essere introdotti “il meno possibile”. Sia i grassi saturi che quelli trans-saturi si riscontrano in alimenti come salumi, carni grasse, burro, formaggi, prodotti processati, cibi fritti, olio di cocco, ecc..

Evidenze dimostrano come un’introduzione eccessiva di grassi saturi, sia di origine animale che vegetale, è associata a maggior rischio di cardiopatie ed è tanto dannosa per la salute quanto un’introduzione eccessiva di zuccheri semplici.


7. "Bevi acqua e limone o questa tisana per detossificare l’organismo"



State alla larga da persone che affermano frasi del genere. Non esistono evidenze scientifiche riguardo a bevande che siano in grado di “detossificare” l’organismo. Il nostro corpo è in grado, in condizioni di normalità, di smaltire giornalmente composti tossici e scarti metabolici mediante meccanismi che coinvolgono i reni e soprattutto il fegato, essenziale nei processi di metabolizzazione ed escrezione di queste sostanze dannose. Di seguito i tre piccoli segreti delle bevande e delle diete detox:

- NON detossificano un bel niente

- NON promuovono una perdita di peso a lungo termine

- NON migliorano lo stato di salute


L’acqua e limone è un buon veicolo di vitamina C, ma sicuramente non è una pozione magica come si evince da tanti articoli sui social che la rendono miracolosa per la perdita di peso o per “ridurre lo stato di gonfiore”, non esiste alcuna evidenza scientifica al riguardo, anzi, se consumata regolarmente può causare erosione dello smalto dentale o innescare o peggiorare una condizione di acidità gastrica o reflusso gastro-esofageo.

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