top of page
Dott. Daniele Basta

LA DIETA DEI GRUPPI SANGUIGNI: UN'ANALISI SCIENTIFICA


Negli ultimi anni tra le varie mode alimentari è andata sempre più affermandosi in tutto il mondo la dieta dei gruppi sanguigni, secondo la quale, in base al gruppo sanguigno, esistono alimenti specifici in grado di apportare benefici alla salute di ciascun individuo.

Questo tipo di alimentazione fu ideata nel 1996 da Peter D'Adamo, medico naturopata che scrisse anche un libro a riguardo riscuotendo inoltre molto successo, e rivendica il principio secondo il quale ciascun gruppo sanguigno è correlato a tratti genetici ancestrali, tra i quali anche quelli relativi all'alimentazione che ha permesso la sopravvivenza della specie nell'evoluzione. Molto schematicamente vengono ipotizzati i seguenti profili alimentari:

- Tipo A: profilo agricolo. prevede che i soggetti con questo gruppo sanguigno dovrebbero consumare soprattutto molte verdure in completa assenza di carne rossa. È molto simile ad un'alimentazione vegetariana

- Tipo B: profilo nomade. L'alimentazione di questi soggetti si basa su verdure, carne (esclusi pollo e maiale) e parzialmente latte e derivati. Dovrebbero comunque evitare grano, mais, lenticchie, pomodori e qualche altro alimento.

- Tipo AB: profilo enigma. È una sorta di via di mezzo tra il gruppo A e quello B. Gli alimenti permessi sono pesce, tofu, latte e derivati, fagioli e cereali. Dovrebbero comunque evitare mais, pollo e vitello.

- Tipo 0: profilo cacciatore. Si tratta di un'alimentazione ad elevato tasso di proteine con il consumo di carne, pesce, verdura, alcuni tipi di frutta, ma limitata per quanto riguarda cereali, legumi e latte e derivati. Ricorda molto la dieta paleo ( che tratterò in un altro articolo).


La prima criticità a riguardo sembra essere proprio il fatto che gli alimenti permessi nelle 4 tipologie di gruppo sanguigno sono piuttosto 'salutari', si tratta di cibo vero, in quanto vengono esclusi i cibi raffinati, industriali, i cibi spazzatura insomma, a prescindere quindi dal gruppo sanguigno. (Proabilmente sarà per questo che le persone che hanno seguito determinate dritte alimentari hanno ottenuto buoni risultati).

Tuttavia la teoria centrale sulla quale si basa questo tipo di alimentazione è correlata alle lectine, proteine che si ritrovano in differenti alimenti e sembrano scatenare reazioni di agglutinazione a seconda del gruppo sanguigno: nella teoria infatti è reclamizzato che alcune lectine tendono a far agglutinare (ovvero a far raggruppare) i globuli rossi e ciò è riscontrabile effettivamente, anche se in pochi studi, in letteratura (un esempio sono proprio alcune lectine che si trovano nei fagioli crudi che sembrerebbero avere questa attività agglutinante nei confronti di determinati gruppi sanguigni). Ma, nonostante ciò, in letteratura è anche presente che in generale la maggior parte delle lectine agglutinanti reagiscono con TUTTI i gruppi sanguigni (http://ajcn.nutrition.org/content/33/11/2338.long) . In parole povere, le lectine NON sono specifiche per gruppo sanguigno, tranne per alcune specie di legumi CRUDI. Ma come ho già detto in qualche articolo in precedenza, tenendo a mollo e cuocendo i legumi si inattivano gli antinutrienti, tra cui anche le lectine agglutinanti.

ESISTE QUALCHE EVIDENZA SCIENTIFICA SULLA DIETA DEI DEI GRUPPI SANGUIGNI?

La ricerca nell'ambito dei gruppi sanguigni ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e c'è una forte evidenza scientifica che soggetti con specifici gruppi sanguigni possano avere un maggiore o minore rischio di sviluppare alcune patologie (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21945157). Comunque sia, NON ESISTONO STUDI CHE DIMOSTRANO UNA CORRELAZIONE TRA GRUPPI SANGUIGNI, ALIMENTAZIONE E INSORGENZA DI PATOLOGIE.

Ci sono pochi studi che associano i gruppi sanguigni ad una determinata alimentazione, ma NON evidenziano risultati importanti e NON sono abbastanza ben strutturati

(http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6001349, http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22672382).

Dunque non sono abbastanza gli studi scientifici che evidenziano i potenziali benefici della dieta dei gruppi sanguigni sulla salute.

Probabilmente, come ho scritto in precedenza, sarà stata proprio l'assenza di cibi raffinati e processati ad aver apportato buoni risultati in coloro che l'hanno seguita.

Il supporto scientifico nei confronti di questa teoria è abbastanza povero e sicuramente non validante!


418 visualizzazioni0 commenti
bottom of page