Ormai è nota a tutti l'importanza di una sana e adeguata alimentazione sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, durante la gravidanza, sebbene sia tuttora un settore attivissimo di ricerca mondiale. Per quanto riguarda lo sviluppo cerebrale del feto, sono sempre più numerosi gli studi che evidenziano l'importanza del consumo di omega-3 durante la gravidanza. Questi acidi grassi essenziali, cosi chiamati appunto perché non sono producibili dal nostro organismo, sono fondamentali per un adeguato trasporto dell'ossigeno, per il deposito di energia, per il corretto funzionamento delle membrane cellulari, per un adeguato sviluppo neuronale e per la regolazione dei meccanismi infiammatori.
Secondo un recente studio osservazionale spagnolo, pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology, il consumo da parte di donne in gravidanza, di circa 600 g di pesce a settimana, suddivisi in 3 o 4 porzioni, è correlato a migliori funzioni cognitive e a minor rischio di sintomi autistici nei bambini dopo la nascita. Tutto ciò è risultato positivo comunque tenendo conto della potenziale dannosa presenza di metalli pesanti, come il mercurio, presenti soprattutto nei pesci di grande taglia.
In un altro recente studio, condotto su modelli animali, invece, è emerso come un introito bilanciato di acidi grassi omega-3 e omega-6 durante i mesi di gravidanza, sia fondamentale per lo sviluppo cerebrale del feto. La tipica dieta occidentale è caratterizzata dal rapporto omega-6/omega-3 di circa 16:1, dunque decisamente negativo per quanto riguarda le quantità di omega-3. Gli omega-6 sono acidi grassi essenziali contenuti negli oli vegetali e, quando in un rapporto come quello della tipica dieta occidentale, influenzano negativamente i processi infiammatori dell'organismo.
I risultati di questo lavoro, pubblicato sulla rivista Stem Cells, hanno evidenziato proprio come durante la gravidanza,un'alimentazione ricca di omega-6 e povera di omega-3, proprio come quella tipica occidentale, sia correlata a un minor sviluppo cerebrale e a stati emozionali anomali nel bambino dopo la nascita.
Secondo i ricercatori, lo squilibrio tra questi acidi grassi essenziali, caratterizzato da elevate quantità di omega-6 rispetto agli omega-3, sarebbe alla base dell'invecchiamento prematuro delle cellule neuronali del feto, fondamentali nella futura formazione cerebrale.
Questi nuovi studi, dunque, evidenziano l'importanza del consumo di pesce, la miglior fonte di omega-3, durante la gravidanza, proprio al fine di promuovere una migliore salute cerebrale del nascituro. E' sempre comunque necessario durante la gravidanza, evitare i pesci di grossa taglia (come pesce spada, squalo, tonno rosso, ecc.), a causa della potenziale presenza di metalli pesanti, e qualasiasi tipo di pesce crudo, preferendo, invece, una cottura adeguata, in modo da scongiurare qualsiasi rischio di intossicazione alimentare.
Fonti:
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/stem.2246/abstract
http://aje.oxfordjournals.org/content/early/2016/01/05/aje.kwv195.abstract
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