Nonostante le piccole dimensioni, i semi di Chia possiedono numerosissimi nutrienti e conferiscono altrettanti benefici alla salute. Una porzione da 30 grammi di questi semi corrisponde a 138 kcal e contiene 8 grammi d grassi, 12 grammi di carboidrati, di cui 11 grammi di fibre, e 5 grammi di proteine.
Questi semi, provenienti dalla pianta Salvia hispanica, originaria del Sud America, sono un'ottima fonte, inoltre, di acidi alfa linolenico, convertito nell'organismo in omega-3, e di micronutrienti come zinco, magnesio, calcio, fosforo, potassio e ferro; contengono inoltre tracce di vitamina B1,B2 e B3 e sono ricchi di antiossidanti. Rappresentano una delle fonti vegane maggiormente ricche di ferro.
[Nella storia i semi di Chia erano diffusissimi tra Maya e Aztechi e la parola 'chia' nell'antico linguaggio Maya corrispondeva a 'forza' ]
La presenza ingente di fibre in questi semi è fondamentale per trattare e prevenire condizioni patologiche come obesità, diabete e cardiopatie e soprattutto, a lungo andare, per favorire un migliore controllo del peso, incrementando il senso di sazietà, riducendo l'appetito, combattendo la costipazione e nutrendo al meglio il microbiota intestinale.
Secondo uno studio del 2007, il consumo di semi di Chia da parte di soggetti affetti da diabete di tipo 2 ha portato a notevoli miglioramenti di alcuni parametri, tra cui una diminuzione della pressione arteriosa e una riduzione del marcatore infiammatorio PCR, mentre dal punti di vista glicemico è stata evidenziata una riduzione, ma non significativa purtroppo. In un altro piccolo studio, invece, il consumo di questi semi è stato correlato a migliori performance atletiche, soprattutto nell'aumentare il carico di carboidrati necessario a sport di durata, rimpiazzando in tal modo il consumo degli sport drink.
Nonostante le qualità nutrizionali e i benefici provati sulla salute, c'è da dire che se consumati in grandi quantità, i semi di Chia, a causa dell'ingente presenza di fibre, potrebbero causare problemi digestivi. Per cui è importante inserirnee il consumo in una dieta varia e bilanciata, al fine di poter usufruire al meglio delle proprietà di questo alimento.
FONTI: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24811150 http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0023643808001345 http://www.hindawi.com/journals/ijfs/2014/241053/abs/ http://care.diabetesjournals.org/content/30/11/2804.long http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21183832
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