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  • Dott. Daniele Basta

MERENDINE, SUCCHI DI FRUTTA, CIBO PROCESSATO E PATOLOGIE AUTOIMMUNI


Sono sempre più numerosi gli studi che evidenziano gli effetti negativi degli alimenti processati sulla salute dell’organismo. Tali alimenti, come merendine, bevande zuccherate, succhi di frutta, creme spalmabili, brioches, patatine snack, cibi in scatola, fast food ecc., sono caratterizzati da elevate quantità di zuccheri, sale, grassi saturi e conservanti e nell’ultimo ventennio hanno contribuito significativamente all’aumento dei tassi di obesità e di patologie croniche.

Un recente studio pubblicato sulla rivista Autoimmune Reviews ha evidenziato come il consumo di tali alimenti processati possa essere associato all’aumentata incidenza di patologie autoimmuni.

Queste patologie sono caratterizzate da una reazione avversa del sistema immunitario nei confronti di cellule dell’organismo stesso, causando la distruzione del tessuto corporeo e interrompendone la funzionalità. Tipologie di patologie autoimmuni sono, ad esempio, la celiachia, il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla, il morbo di Crohn, la psoriasi, l’artrite reumatoide, ecc..

In particolare, in questo studio è stato sottolineato come la presenza di alcuni additivi, utilizzati dalle industrie produttrici per migliorare il sapore, l’elasticità, l’impasto, l’odore, la fragranza ecc., possa essere correlata ad un aumento della permeabilità intestinale, mediante modificazioni delle giunzioni occludenti nell’intestino. Queste giunzioni (in inglese tight junctions) rappresentano una vera e propria barriera a livello intestinale e contribuiscono a proteggere il sistema immunitario da batteri e particelle dannose presenti negli alimenti ingeriti.

L’indebolimento di tali giunzioni occludenti è associato, come dimostrano vari studi in letteratura scientifica, alle più comuni patologie autoimmuni, in quanto l’aumento di permeabilità intestinale favorisce l’entrata nel circolo sanguigno di sostanze e composti esogeni dalle proprietà immunogeniche, capaci di scatenare cosi eventi immunitari dannosi.

Tra i comuni additivi alimentari tipici dei cibi processati, nello studio sono stati citati sodio, glucosio, acidi organici, solventi grassi, alla base delle tipiche produzioni alimentari altamente industriali, che sono stati associati ad un indebolimento delle giunzioni occludenti intestinali e dunque ad un aumentato rischio di patologie autoimmuni.

Nonostante un minimo di processazione industriale talvolta è doveroso per motivi di sicurezza alimentare, l'estremizzazione di queste tecniche altamente sintetiche lascia completamente alle spalle la vera natura degli alimenti, dando origine a vere e proprie trasformazioni chimiche, stabilizzate il più delle volte da elevati tassi di zuccheri, sale, grassi vegetali e animali, e gravando, di conseguenza, sulla salute dell'organismo. È necessario che ci sia un maggiore controllo da parte delle autorità competenti sull’utilizzo di tali additivi nelle produzioni industriali.

 

Fonte:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25676324

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