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Dott. Daniele Basta

Caffeina, effetti positivi e negativi


La stragrande maggioranza della popolazione italiana (e non solo) è caffeino-dipendente, come direbbero gli americani caffeine-addicted. Si tratta di una vera e propria dipendenza, come molti studi hanno dimostrato. In effetti questa sostanza chiamata anche con il nome di teina, guaranina o 7-metilteobromina, agisce direttamente a livello del Sistema Nervoso Centrale dove, in sintesi, interagisce con specifici recettori, chiamati adenosinici, causando vasocostrizione dei vasi cerebrali, l'attivazione di cellule neuronali e il rilascio di adrenalina, un ormone con numerosi effetti sul nostro organismo, tra i quali dilatazione delle pupille, aumento della frequenza cardiaca, aumento della pressione sanguigna e aumento dei livelli di glucosio rilasciato dal fegato.

Come dicevo in precedenza, è stato scientificamente dimostrato come tale sostanza può creare una vera e propria dipendenza, con il nostro organismo che sviluppa una sorta di tolleranza compensatoria nei confronti della caffeina, il che si traduce in una drastica riduzione a lungo andare degli effetti energizzanti. E' per questo motivo che una volta presa l'abitudine del caffè non vengono più avvertiti, dopo un periodo di tempo regolare, i suoi effetti energizzanti,

Ma quali sono gli effetti positivi e quelli negativi che la caffeina ha sul nostro organismo?

Una volta ingerita, raggiunge il suo picco massimo nel sangue dopo minimo 15 e massimo 120 minuti. Generalmente i fumatori tendono a metabolizzarla più velocemente, mentre, al contrario, le donne durante il ciclo mestruale più lentamente.


Molti lavori scientifici hanno dimostrato i potenziali effetti positivi della caffeina sulla salute:

- Aiuta a migliorare la concentrazione e la memoria a lungo termine; - Stimola il metabolismo e la termogenesi, generando energia e calore dal cibo digerito; - Riduce l’appetito temporaneamente (..e ciò potrebbe essere d’aiuto per coloro che soffrono di attacchi di fame improvvisi); - Contribuisce a migliorare la performance atletica, soprattutto negli sport d’endurance; - Accompagnata, come nel caso del caffè o del tè, da antiossidanti e polifenoli, svolge un potere protettivo nei confronti dello stress ossidativo; - Se consumata in quantità moderate regolarmente può contribuire a prevenire patologie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer


Ma prima di correre in fretta e furia a preparare il caffè in cucina o di dirigervi al bar più vicino, ecco una serie di rischi e di potenziali effetti negativi associati ad un consumo (eccessivo) di caffeina: - Ipertensione: la caffeina è in grado di causare un notevole aumento della pressione sanguigna, soprattutto nei soggetti obesi e in quelli in sovrappeso; - Depressione: ancora non è chiaro la correlazione tra il consumo di caffeina e la depressione, ma alcuni studi osservazionali hanno evidenziato tale associazione; - Livelli glicemici: la caffeina ostacola l’azione dell’insulina e nel contempo aumenta i livelli di glucosio epatico in circolo, non proprio una buona notizia per i diabetici; - in gravidanza il consumo di caffeina aumenta i rischi di aborto spontaneo e di problemi di crescita fetale, mentre durante l’allattamento viene trasmessa al neonato con potenziali effetti negativi sul sonno e sullo sviluppo; - Insonnia: l'introito caffeina da 3 a 6 ore prima di dormire è associato a disturbi del sonno ed è stato evidenziato come contribuisca a ridurre di 1 ora le ore totali di sonno. - Se consumata con bevande alcoliche, come avviene comunemente tra i giovani, riesce a mascherare e nel contempo duplicare gli effetti dannosi dell’alcol.

 

Fonti: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1356551 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3114783 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/3114783

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