Al giorno d'oggi sono sempre più diffuse le diete 'fai da te', nelle quali, soprattutto nel periodo antecedente l'estate, si decide di voler perdere peso a tutti i costi, rinunciando qua e la ad alimenti 'temutissimi' come pasta, pane ecc, saltando molte volte i pasti oppure addirittura sottoponendosi ad attività fisiche estenuanti e veramente faticose, mettendo talvolta a serio rischio la propria salute.
Tutta questa fatica per perdere molti chili magari nelle prime due o tre settimane, per poi riacquistarne il doppio dopo due o tre mesi. È proprio cosi che si ricade nel cosiddetto effetto 'yoyo' , ovvero quella situazione alterna di perdita e riacquisto di peso, in un'alimentazione 'anarchica' caratterizzata dal completo digiuno, diete ipocaloriche o da abbuffate incontrollate e da un'attività fisica estenuante o dalla completa sedentarietà, che si traduce nel totale disequilibrio nutrizionale.
Tutto ciò ha delle conseguenze dannose a lungo termine, che non sono cosi tanto da sottovalutare per chi vuole veramente perdere peso e ha bisogno di raggiungere il peso-forma ideale, sfociando spesso in disturbi del comportamento alimentare.
Innanzitutto la prima cosa che viene modificata con queste diete drastiche fai da te è la MASSA CORPOREA, ovvero la percentuale di massa magra e quella di massa grassa: con una dieta drastica fai da te si arrivano a perdere numerosi chili in poche settimane, ma questi chili solo in bassissima parte appartengono alla percentuale di massa grassa, ovvero quella metabolicamente inerte, che il nostro organismo deposita come riserva e che vogliamo realmente eliminare; in realtà la maggior parte di questi chili persi appartiene alla massa magra, quella metabolicamente attiva del muscolo, che è in grado di bruciare calorie producendo energia.
Questi chili persi cosi drasticamente, con rigidità, con digiuni infiniti, pasti saltati, con l'eliminazione aleatoria o 'per sentito dire' di alimenti porta ad una perdita di massa magra dunque, in quanto il nostro organismo, sottoposto a tali condizioni, solo quando sarà in reale emergenza nutrizionale intaccherà le riserve di grasso.
Una massa magra inferiore, persa con questi chili, e, di conseguenza, una massa grassa superiore, portano inesorabilmente ad un RALLENTAMENTO DEL METABOLISMO: in parole povere, se prima si aveva un metabolismo basale di 1500 Kcal, dopo l'alternarsi regolare delle diete drastiche e del riacquisto di peso, si avrà la perdita netta di massa magra, quella metabolicamente attiva, che si traduce in un abbassamento del metabolismo basale a 1100 Kcal: in questo modo si farà molta più fatica a dimagrire, ed, essendo la massa grassa aumentata, si sarà predisposti all'ingrassamento futuro. Altro cambiamento indotto dalle diete drastiche alternate è quello che è caratterizzato dalla sostituzione a livello muscolare delle fibre rosse con le fibre bianche. Le prime, utilizzate soprattutto negli sport di endurance e resistenza, utilizzano glicogeno, ma anche grassi a scopo energetico; mentre le seconde, tipiche degli sport di forza, utilizzano preferenzialmente glicogeno muscolare. La sostituzione di queste fibre muscolari peggiora la situazione in quanto si è meno predisposti a bruciare grassi.
Inoltre c'è da sottolineare come molte diete restrittive 'fai da te' causano pericolosi deficit nutrizionali di vitamine e minerali con dannose conseguenze nei confronti della salute dell'organismo. Dunque tra le peggiori conseguenze di queste diete fai da te, sali e scendi a effetto yoyo ricordiamo:
- Perdita netta di massa magra rispetto alla massa grassa
- Rallentamento del metabolismo basale
- Predisposizione ad ingrassare maggiormente in futuro
- Sostituzione fibre rosse muscolari con fibre bianche.
- Deficit nutrizionale
Questa perdita di peso repentina però può essere efficace soltanto in quei casi di obesità o sovrappeso patologico in cui è necessario il dimagrimento veloce, magari per sottoporsi alla chirurgia bariatrica o ad altri interventi che l'eccesso di peso impedirebbe di attuare.
Detto ciò mi preme sottolineare come perdere peso in maniera 'salutare' sia dettato da un'alimentazione sana di base, un'alimentazione che sia varia, senza esclusione di nutrienti rispetto ad altri (diete iperproteiche, ipoglucidiche, ipolipidiche, ecc.), ma soprattutto equilibrata e regolare, senza saltare pasti o sottoporsi a digiuni prolungati o attività fisiche estreme.
Si comincia dal prendere coscienza dei propri 'errori' alimentari per poi correggere le proprie abitudini , senza sottovalutare l'importanza dell'attività fisica costante e regolare. Come ho ripetuto più volte non si tratta di effettuare una dieta, non è bello utilizzare questo termine, ma si tratta di una vera e propria educazione alimentare che si traduce in un benessere psico-fisico che sta alla base di qualsiasi obiettivo da raggiungere.
Fonti:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25733947
http://archinte.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=618918