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  • Dott. Daniele Basta

Livelli insufficienti di selenio e tumore al fegato: il segreto delle noci brasiliane


Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista American Journal of Clinical Nutrition un deficit di selenio è associato ad un aumentato rischio di carcinoma epatico.

Questo minerale è fondamentale per la salute umana, a partire dalla sintesi del DNA fino alla riproduzione, alla sintesi degli ormoni tiroidei e alla corretta funzionalità del sistema immunitario. Inoltre sono tantissime le evidenze scientifiche che hanno mostrato come questo minerale abbia delle importanti proprietà antiossidanti e svolga un ruolo rilevante nel contrastare lo stress ossidativo, il meccanismo alla base dell’invecchiamento cellulare, dell’infiammazione e degli stati patologici in generale, tra cui anche i tumori.

Proprio a tal riguardo, secondo questo recentissimo studio condotto dall’Istituto di Endocrinologia Sperimentale di Berlino, il rischio di carcinoma epatico risulta maggiore nei soggetti con livelli insufficienti di selenio.

In particolare, in questo lavoro sono stati analizzati dati relativi a 477000 adulti coinvolti nello studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition) monitorati in 10 anni.


I risultati hanno evidenziato come rispetto agli individui con livelli normali o più elevati di selenio, coloro che invece ne presentavano quantità deficitarie, avevano un rischio 5-10 volte maggiore di sviluppare carcinoma epatico.


Nonostante si tratti di uno studio osservazionale, nelle conclusioni i ricercatori hanno affermato come i livelli deficitari di questo minerale possono rappresentare un serio rischio non solo per il tumore epatico, ma anche nei confronti di altre patologie neoplastiche. Non è affatto un caso che nel lontano 97’ un altro lavoro pubblicato sulla rivista Biomedical and Environmental Science aveva evidenziato come un introito adeguato di selenio fosse importante nel ridurre il tumore alla pelle.


Dunque come attingere il selenio adeguatamente nella propria alimentazione abitudinaria?


Tra le fonti di questo minerale ricordo le ostriche, i cereali integrali, carne bianca, uova, semi oleosi, ma l’alimento con le più elevate quantità di selenio in assoluto sono le noci brasiliane.


Occorrono mediamente solo 55 microgrammi (sia per l’uomo che per la donna),per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo minerale; pensate che bastano 30 grammi di noci brasiliane per introdurne ben 550 microgrammi…una quantità 10 volte superiore!!


Dunque, considerando che mediamente una noce brasiliana sgusciata pesa 4-5 grammi, ne basterebbe una al giorno, all’interno di un contesto alimentare adeguato, per soddisfare le necessità quotidiane di questo minerale.


Sempre bene, però, non esagerare nell'introduzione di selenio. Evidenze scientifiche mostrano, infatti, come quantità eccessive di questo minerlae, a lungo andare, possono risultare tossiche e causare effetti dannosi all’organismo, come problematiche gastrointestinali, nausea, diarrea, stanchezza, dolore alle articolazioni e irritabilità. Inoltre, un’introduzione regolare ed eccessiva di questo minerale potrebbe influire sul meccanismo di molti farmaci, ragion per cui è sempre bene parlarne con il vostro medico e con il nutrizionista di fiducia.

 

Fonti:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27357089

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9315315

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3225252/

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK225483/

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