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  • Dott. Daniele Basta

Quali sono le migliori alternative al burro?


Nonostante sia ancora un alimento diffusissimo, soprattutto nelle grandi industrie alimentari, per la produzione di dolciumi, prodotti da forno, biscotti, ecc., molte persone hanno necessità di fare a meno del burro, ad esempio coloro che sono allergici al latte o intolleranti al lattosio, oppure anche quei soggetti affetti da patologie cardiovascolari; per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, infatti c’è da sottolineare come il burro, oltre ad essere ad elevata densità calorica, sia una delle maggiori fonti di grassi saturi animali, che sembrerebbero incidere maggiormente in maniera negativa sui livelli lipidici dell’organismo, aumentando di conseguenza il rischio di cardiopatie. Inoltre, questo alimento contenendo un’elevata quantità di calorie, non è consigliabile per tutti coloro che hanno intenzione di perdere peso, anche se potrebbe essere di tanto in tanto essere consumato nelle giuste quantità nell’ambito di un’alimentazione adeguata.


Il burro è un alimento che da anni viene utilizzato nella produzione di biscotti, torte, e dolci, proprio per le sue tipiche caratteristiche da agente lievitante, in grado di conferire al prodotto finale sofficità e morbidezza.

Ma esistono vere e proprie alternative a questo alimento?

Eccovi qualche semplice esempio che potrebbe tornarvi utile


Olio di Cocco

L’olio di cocco può rimpiazzare le stesse quantità di burro nell’impasto, nonostante possa avere ripercussioni sul sapore del prodotto finale, che acquisirebbe prevalentemente il sapore di cocco. Questo particolare alimento è caratterizzato dalla presenza di grassi saturi vegetali, che al contrario di quelli animali sembrerebbero incidere molto di meno sui livelli di colesterolo ematici, come dimostrano recenti studi.


Olio extra-vergine d’oliva

Questo tipico alimento mediterraneo, nonostante sia ad elevata densità calorica, contiene acidi grassi monoinsaturi, che al contrario di quelli saturi, sono associati ad un migliore profilo lipidico nell’organismo, di vitamina E e di polifenoli che gli conferiscono importantissime proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Negli impasti è possibile sostituire il burro con l’olio extravergine d’oliva, il che rende il prodotto finale con maggiori proprietà nutrizionali.


Yogurt Greco

Preferite ottenere un prodotto finale meno grasso e più proteico? Provate a sostituire il burro con dello yogurt greco naturale. Questo alimento è ricchissimo di proteine e contribuisce a mantenere le caratteristiche di cremosità dell’impasto, senza contenere grassi saturi. Ovviamente è comunque da evitare per chi è allergico al latte e per i soggetti intolleranti al lattosio, nonostante in commercio sia presenta le versione delattosata di questo yogurt.

Avocado

Questo frutto ricco di grassi monoinsaturi “buoni”, simili a quelli dell’olio d’oliva, e ottima fonte di fibre, di vitamina E e di potassio, può essere una valida alternativa al burro sia negli impasti che nelle pietanze proprio per la sua consistenza caratteristica. Non sarebbe neanche una cattiva idea sostituirlo alla panna, alimento ad elevata densità energetica e ricco di grassi saturi animali che troviamo un po’ ovunque.


Ghee

Il burro Ghee, originario dell’India, è prodotto dal processo di chiarificazione del burro convenzionale, che consiste appunto nell’eliminazione di caseina e di acqua. Ne deriva un prodotto che, mentre da una parte risulta privo di lattosio e dunque un valida alternativa per i soggetti intolleranti, dall’altra contiene quasi unicamente grassi saturi, sconsigliati per chi presenta valori elevati di colesterolo e di lipoproteine LDL.


Burro di Arachidi

Questo alimento è ricco di antiossidanti, soprattutto di vitamina E, potassio, fibre, proteine e acidi grassi “buoni”, quali i monoinsaturi e i polinsaturi, nonostante sia un prodotto ad elevata densità calorica. Può sostituire il burro soprattutto come prodotto spalmabile; ovviamente è consigliabile optare per quello naturale, privo di zuccheri aggiunti e di conservanti, che purtroppo è la tipologia più diffusa sul mercato.


Quale alternativa evitare?

Se da una parte abbiamo le potenziali valide alternative al burro, dall’altra abbiamo quelle che sarebbero da limitare o da evitare totalmente e, in particolare, mi riferisco alla margarina e agli oli vegetali processati, fonti dei dannosi acidi grassi parzialmente idrogenati, i famosi grassi “trans”-saturi, dagli ormai noti effetti pro infiammatori, il cui utilizzo è stato vietato dall’FDA americana ormai da più di un anno (ma che in Italia e in Europa continuano ad essere alla base di numerosi prodotti da forno, soprattutto per la loro convenienza economica, basti pensare al cornetto del bar, irrinunciabile per milioni di italiani) e che come evidenziano numerosissimi studi in letteratura scientifica, sono associati a maggior rischio di cardiopatie, di patologie neurodegenerative, a perdita di memoria, a diabete di tipo 2 e a obesità.

 

Fonti

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26016870

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3955571/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3551118/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24632108

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