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  • Dott. Daniele Basta

Avocado contro la Sindrome Metabolica, quali evidenze scientifiche?


La Sindrome Metabolica rappresenta una condizione clinica caratterizzata dalla coesistenza di obesità, insulino-resistenza, ipertensione e dislipidemia, associata ad un aumentato rischio di diabete di tipo 2 e patologie cardiovascolari.

I fattori di rischio sono rappresentati da un’eccessiva massa grassa, da una pressione ematica superiore 135/85 mm Hg, da una glicemia basale superiore a 110 mg/dl, da valori elevati di trigliceridi ( > 150 mg/dl), di lipoproteine HDL ( < 40 mg/dl uomini; < 50 mg/dl donne) e da una circonferenza vita > 102 negli uomini e > 88 nelle donne. La coesistenza di almeno 3 di questi fattori di rischio è sufficiente per la diagnosi di sindrome metabolica.

In tutto ciò, è risaputo dalla comunità scientifica come l’adozione di una sana alimentazione, un’attività fisica regolare e un corretto stile di vita possano svolgere un ruolo determinante nel prevenire e nel contrastare tale condizione.


Per quanto riguarda l’alimentazione, ormai sono un po’ di anni che vari studi hanno evidenziato le proprietà benefiche dell’avocado nei confronti della salute.

Dal punto di vista nutrizionale , questo alimento ha una composizione molto particolare, ben differente dagli altri tipi di frutto. In effetti oltre al contenuto elevato in grassi monoinsaturi, l’avocado è ricco di vitamina A, B, C ed E, di minerali, tra cui ferro, calcio e zinco, e soprattutto di composti dalla potente azione antiossidante come i carotenoidi.


I composti bioattivi presenti in questo frutto esotico, secondo vari studi in vitro, hanno evidenziato importanti proprietà antifungine, antinfiammatorie, antitumorali e antiossidanti. Inoltre i fitosteroli contenuti nell’avocado, insieme agli acidi grassi monoinsaturi, potrebbero svolgere, come dimostrano vari lavori, un ruolo importante nel regolarizzare i livelli di colesterolo.

Sempre gli stessi acidi grassi monoinsaturi, oltre a stimolare un importante senso di sazietà, potrebbero essere utili nel ridurre l’impatto glicemico, rallentando l’entrata di zuccheri in circolo, espletando un’azione ipoglicemizzante.


Tutto questo lascia ipotizzare come il consumo di avocado possa risultare importante, all’interno di un contesto alimentare adeguato, nel contrastare e nel prevenire la Sindrome Metabolica e, proprio a tal proposito, un recentissimo lavoro di revisione, pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research ha sottolineato questo importante aspetto.


In effetti, sembrerebbe che l’avocado, sia particolarmente importante nel contrastare i livelli di colesterolo alto.


In uno studio del 96’ pubblicato sulla rivista Archives of Medical Research, condotto su 67 soggetti adulti con ipercolesterolemia, è stato evidenziato come un’alimentazione ricca di acidi grassi monoinsaturi provenienti dall’avocado, fosse associata ad una significativa riduzione dei livelli di colesterolo totale, di lipoproteine LDL (colesterolo cattivo) e di trigliceridi dopo soltanto una settimana.


Ma non solo, l’introduzione di avocado potrebbe risultare utile anche ai fini di una perdita di peso.

A tal proposito in uno studio pubblicato sulla rivista Nutrition nel 2005, è stato visto come il consumo di un avocado al giorno per 6 settimane da parte di soggetti obesi o in sovrappeso, sia associato ad un riduzione significativa del peso corporeo, dell’Indice di Massa Corporea (BMI) e soprattutto ad una diminuzione della massa grassa corporea.


Nello stesso tempo, vari studi in vitro, in vivo e anche clinici hanno valutato l’efficacia dell’avocado nei confronti dell’ipertensione e dell’aterosclerosi con risultati molto promettenti.


Ad esempio, in un lavoro del 2013 pubblicato sulla rivista Food Functions sono stati valutati gli effetti postprandiali dell’aggiunta di 68 grammi di avocado ad un semplice hamburger sulla vasodilatazione e sui livelli di infiammazione in soggetti sani.

I risultati hanno evidenziato come in presenza dell’avocado, non solo risultavano ridotti i marker infiammatori e i livelli di trigliceridi postrpandiali, ma non si assisteva alla vasocostrizione tipica del consumo di solo hamburger.


Importanti aspetto che potrebbero essere utili nel contrastare potenziali fenomeni di aterosclerosi.

Inoltre, come evidenziano tantissimi studi, non è soltanto la polpa dell’avocado ad esplicare effetti positivi dal punto di vista metabolico, ma anche la polpa, i semi e le foglie, così come sottolineato dall’immagine sottostante presa dallo studio pubblicato su Phytotherapy Research.

In uno studio pubblicato nel 2014 sulla rivista American Journal of Medicine and Medical Sciences è stato visto come l’introduzione giornaliera di estratto di foglie di avocado sia associata ad una riduzione dei livelli di lipoproteine LDL (colesterolo cattivo) e ad una diminuzione della pressione sanguigna.


Dunque si tratta di evidenze scientifiche importanti che sottolineano come il consumo di avocado all’interno di un contesto alimentare adeguato possa risultare efficace nel contrastare e nel prevenire la Sindrome Metabolica e sicuramente, sebbene non sia un alimento proprio tipico delle nostre tradizione, non guasterebbe aggiungerne un po’ giornalmente nelle insalate o in altre pietanze.

 

fonti:

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ptr.5805/full

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8987188

http://article.sapub.org/10.5923.j.ajmms.20140403.01.html

https://nutritionj.biomedcentral.com/articles/10.1186/1475-2891-12-155

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