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  • Dott. Daniele Basta

Ecco perché lo zenzero potrebbe rivelarsi un'ottima arma per perdere peso


Nonostante le sue proprietà fossero ben note nella medicina tradizionale, ormai sono tanti anni che la ricerca scientifica focalizza le proprie attenzioni sulle proprietà dello zenzero. Sono numerose le evidenze scientifiche, in effetti, riguardo alle sue grandi potenzialità antinfiammatorie e antiossidanti. In molti studi gli estratti di questa spezia di origine orientale hanno mostrato un’importante attività antitumorale e in altri lavori è emerso come, proprio per le sue caratteristiche, lo zenzero potrebbe rivelarsi utile in condizioni come nausea, emicrania, crampi mestruali….e non solo!


Infatti in un recente lavoro pubblicato sulla rivista Annals of the New York Academy of Sciences, nel quale sono stati analizzati 60 studi condotti in vitro, in vivo e sull’uomo, è stato sottolineato come ci siano sufficienti evidenze scientifiche per affermare che lo zenzero possa esplicare effetti positivi contro sovrappeso, obesità, sindrome metabolica, diabete di tipo 2, steatosi epatica e patologie cardiovascolari.


Questa spezia di origine orientale presenta all’interno importanti e preziosi composti bioattivi come gingeroli, dei quali il 6-gingerolo è il più rappresentativo, e shogaoli, in grado di esplicare veri e propri effetti farmacologici come, tanto per citarne alcune, l’attività ipoglicemizzante, antinfiammatoria, antipertensiva o addirittura ipocolesterolemizzante, contribuendo a migliorare i livelli lipidici nell’o rganismo.


Ad esempio, in uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista Complementary Therapies in Medicine e condotto su 88 soggetti diabetici, l’introduzione giornaliera di 3 grammi di zenzero, ha contribuito ad una riduzione del 10% dei livelli di glicemia a digiuno e di emoglobina glicata, un indicatore dell’andamento glicemico dei 2-3 mesi precedenti.

Gli estratti dello zenzero sembrerebbero avere queste proprietà anti-diabetica migliorando la sensibilità insulinica periferica, limitando la formazione di glucosio a livello epatico (gluconeogenesi), ma soprattutto aumentando le attività degli enzimi glicolitici, fondamentali nella degradazione di glucosio in piruvato, una sorta di spazzini della glicemia.

In altri studi condotti sull’uomo è stato visto come lo zenzero possa contrastare il fenomeno dell’obesità, contribuendo ad aumentare il senso di sazietà, migliorando i parametri lipidici e l’insulino-resistenza e promuovendo, nel tempo, perdita di peso.


La maggior parte degli effetti anti-obesità sono stati visti in studi condotti in vitro o su animali di laboratorio. Non c’è da meravigliarsi se in uno studio del 2015, i topi di laboratorio sottoposti ad un’alimentazione ipercalorica, ricca di grassi, caratteristiche tipiche della cosiddetta “Western diet”, introducendo estratti di zenzero, mostravano in seguito un minor peso corporeo ed un migliore profilo lipidico…è stato poi dimostrato come i composti bioattivi presenti negli estratti di zenzero riuscivano ad esplicare tali effetti incrementando il metabolismo lipidico muscolare e la spesa energetica.


In particolare, per i più appassionati di biochimica, è stato visto che il composto responsabile questi effetti anti-obesità è il 6-gingerolo, in grado di alterare le attività e l’espressione di enzimi coinvolti nel metabolismo lipidico come la acido grasso sintasi, l’acetil CoA carbossilasi, l’idrossi-metil-glutaril co-A reduttasi e la lipoproteina lipasi. A tutto ciò si associa la potente attività antinfiammatoria di questo composto, che, come dimostrano vari studi, è efficace nel ridurre, nel tessuto adiposo, i livelli di interleuchina-6 e di TNF-alfa…il tutto potrebbe rivelarsi veramente molto utile in una condizione di sovrappeso, obesità o sindrome metabolica.


Inoltre, è stato visto come lo zenzero sia in grado di contrastare patologie metaboliche croniche come diabete, obesità e cardiopatie, anche attraverso il miglioramento dei livelli lipidici. È stato visto come i meccanismi molecolari alla base di tale effetto si riflettano nell’inibizione di fattori di trascrizione cellulari come l’AMP, l’AMP chinasi, e il fattore nucleare NFkB, uno dei maggiori marker d’infiammazione.


Dunque, le numerose evidenze scientifiche degli ultimi anni hanno sottolineato come i com posti bioattivi presenti nella radice di zenzero possano esplicare effetti positivi che potrebbero rivelarsi utili nel contrastare e nel prevenire sovrappeso, obesità e le patologie croniche moderne...ovviamente lo zenzero di per sè non è una bacchetta magica contro i mali del mondo! Il tutto dovrebbe essere contestualizzato nell'ambito di una SANA ALIMENTAZIONE e di un CORRETTO stile di vita, praticando una REGOLARE attività fisica....detto ciò, sicuramente aggiungerne un pizzico nelle pietanze giornaliere non guasterebbe affatto.

 

Fonti:

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/nyas.13375/abstract

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24559810

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