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Dott. Daniele Basta

"Mangio di tutto perché sono magro!" I rischi di un'alimentazione scorretta celati da un normopeso


Sicuramente ognuno di noi avrà un amico, un conoscente o un familiare che mangia spesso e volentieri cibo spazzatura, ultra-processato, come merendine, pizzette, dolci, ecc.., ma che tuttavia è “invidiosamente” magro.

In effetti, come spesso accade in molte cose, la prima impressione può trarre in inganno. La valutazione iniziale errata che spesso viene tratta da molti è l’associare un peso normale a stare bene e in salute, ma non è sempre cosi.

Perché una persona magra dovrebbe preoccuparsi di quello che mangia, come snack, merendine, pizzette ecc.., se semplicemente è magra?


Il peso normale non è sinonimo di un buono stato di salute

L’indice di massa corporea, ovvero il rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza, è stato da sempre utilizzato nel categorizzare i vari range di sottopeso, normopeso, sovrappeso e obesità nelle popolazioni, ma non rappresenta assolutamente un marcatore di salute individuale. Quei chili visualizzati sulla bilancia non indicano chili appartenenti a massa muscolare, massa grassa o massa ossea, né tantomeno possono essere d’aiuto nell’indicare come la massa grassa potenzialmente presente sia distribuita nel corpo. Anche perché le evidenze scientifiche, soprattutto quelle relative all’ultimo ventennio, in relazione alle patologie croniche moderne, dimostrano come sia soprattutto l’eccesso di massa grassa, specie di quella viscerale, ad essere associata ad un aumentato rischio.


Non è affatto un caso che esistano, infatti, soggetti con un indice di massa corporea appartenente alla fascia obesità, ma che sono metabolicamente in salute e in totale assenza di fattori di rischio cardiovascolare, così come è vero che esistono soggetti con un indice di massa corporea nella piena normalità, ma che invece presentano alterazioni metaboliche varie.

Proprio nel secondo caso, questi individui vengono definiti soggetti (metabolicamente) obesi normopeso, nel senso che non sono obesi secondo l’indice di massa corporea, quindi sono magri, ma che presentano alterazioni metaboliche come insulino-resistenza (associata ad elevati livelli di glicemia), valori elevati di colesterolo, trigliceridi o altro.


È importante seguire un’alimentazione corretta perché, insieme ad una regolare attività fisica e ad uno stile di vita sano, è un fattore importante non solo nel mantenimento di un peso in salute, ma anche in ottica di “prevenzione” nei confronti delle patologie croniche moderne.

Evidenze scientifiche dimostrano come chi mangia sano e segue uno stile di vita corretto, vive più a lungo e invecchia meglio attraverso un declino cognitivo più lento rispetto ad altri.

Avere un peso normale non significa poter mangiare tutto il cibo processato del mondo o il poter avere, in generale, un’alimentazione del tutto scorretta, in quanto i reali pericoli non sono visibili e si nascondono dietro dannose alterazioni metaboliche.


Un esempio potrebbe essere il consumo di alimenti contenenti eccessive quantità di sale, come salumi, formaggi, patatine snack, pizzette, ecc.. Il sodio in eccesso causa una maggiore ritenzione idrica a livello renale con dannose conseguenze sulla pressione del sangue. L’ipertensione è tra le patologie croniche più diffuse oggi ed è un fattore di rischio per l’insorgenza di cardiopatie e di nefropatie. Non a caso nei soggetti affetti da questo tipo di condizioni viene consigliato di ridurre drasticamente l’apporto di sodio con un minor consumo di alimenti processati!

Altro esempio è il consumo di alimenti contenenti quantità eccessive di zuccheri. Essere magro non significa poter permettersi di mangiare qualsiasi cosa o di bere a più non posso le bevande zuccherate tipiche dei nostri giorni. Un eccessivo consumo di zucchero è spesso associato ad un maggiore rischio di insulino-resistenza, iperglicemia, livelli elevati di colesterolo, di trigliceridi e un aumentato rischio di steatosi epatica non alcolica. Sicuramente tutto questo non è visibile attraverso unicamente il peso della bilancia.


Avere un peso normale e seguire un’alimentazione del tutto scorretta può creare danni anche alle generazioni future, attraverso le cosiddette modificazioni epigenetiche. In poche parole, si tratta di mutazioni del DNA che si ripercuotono a lungo termine sull’espressione di specifici geni con potenziali conseguenze sulla salute dell’organismo e su quella delle generazioni future.


In conclusione, alla vista di amici o conoscenti visibilmente magri che divorano regolarmente cibi processati, seguendo un’alimentazione scorretta, non è sicuramente il caso di ritenerli “fortunati” o dal metabolismo miracoloso, ma magari è necessario che vengano adeguatamente informati, da esperti e da professionisti competenti, sui potenziali rischi che si celano dietro tutto questo.

 

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15181025

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22947612

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24349147

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9588440

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