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  • Dott. Daniele Basta

Spirulina, effetti collaterali e chi dovrebbe evitarne il consumo


La spirulina, conosciuta generalmente come una microalga verde-blu, è un microorganismo unicellulare appartenente alla classe Cyanobacteria. Cresce spontaneamente in genere nei laghi salati e nell'antichità era un alimento molto diffuso tra gli Aztechi, ma è nella fine degli anni 80' che divenne famoso quando la NASA dichiarò che questa microalga poteva essere coltivata nello spazio ed essere consumata dagli astronauti


Dal punto di vista nutrizionale è un alimento eccezionale, in 7 grammi di spirulina (circa un cucchiaino) sono contenuti circa 4 grammi di proteine ad alto valore biologico (contiene tutti gli amminoacidi essenziali), 1,7 grammi di carboidrati, 1 grammo di lipidi costituiti essenzialmente da acidi grassi omega-3 ed omega-6, Vitamine B1, B2, B3 e preziosi minerali tra cui soprattutto Ferro e Zinco e in quantità minori Magnesio, Manganese, Potassio.


Nonostante non ci siano prove scientifiche ancora a sufficienza, vari studi hanno evidenziato come questa alga abbia proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e come il suo consumo possa contribuire a ridurre i livelli di colesterolo e quelli di pressione sanguigna.


Oggi molti la consumano regolarmente sia come alimento che sotto forma di integratore alimentare, ma nonostante i potenziali benefici e nonostante sia considerata un alimento sicuro nella maggior parte dei casi, la spirulina potrebbe avere effetti collaterali.


POTENZIALE CONTAMINAZIONE DA TOSSINE E METALLI PESANTI

Innanzitutto, da alga che cresce spontaneamente in laghi salati è ad elevato rischio di contaminazione da metalli pesanti, da ciano tossine e da tossine, essendo la maggior parte di queste acque inquinate. L’esposizione regolare ad elevate concentrazioni di cianotossine, come le microcistine che spesso accompagnano la spirulina, è causa di intossicazione acuta nell’uomo e lo è ancor di più in bambini e in adolescenti. Il mio suggerimento è , quando si acquista un prodotto contenente spirulina, prestare attenzione alla dicitura “ prodotto testato privo di cianotossine”. I sintomi da esposizione regolare a cianotossine sono nausea, vomito, debolezza, aumento del battito cardiaco.

In un lavoro del 2012 pubblicato sulla rivista Food and Chemical Toxicology è stato evidenziato come vari integratori a base di spirulina nel mercato italiano contenessero quantità significativamente elevate di microcistine.



NON CONSIGLIABILE IN PRESENZA DI CONDIZIONI AUTOIMMUNI

Altro potenziale effetto collaterale della spirulina è quello di peggiorare condizioni autoimmuni, come sclerosi multipla, artrite reumatoide, psoriasi, condizioni caratterizzate da una reazione avversa del sistema immunitario nei confronti di cellule dell’organismo stesso, causando la distruzione del tessuto corporeo e interrompendone o alterandone la corretta funzionalità.

A tal proposito, evidenze scientifiche in vivo dimostrano come la spirulina abbia effetti nell’attivare cellule Natural Killer, cellule coinvolte nella risposta immunitaria cellulare dell’organismo. Tutto ciò potrebbe avere effetti negativi in presenza di condizioni autoimmuni.


In presenza di una condizione autoimmune, dunque, è consigliabile non fare uso di integratori a base di spirulina.


ALTRI EFFETTI COLLATERALI

In un lavoro di case report giapponese pubblicato nel 2011 è stato evidenziato come una donna di 49 anni dopo aver fatto uso regolare di integratori a base di spirulina avesse contratto una miopatia infiammatoria di natura autoimmune.


Similmente in un altro case report del 2008 un uomo di 28 anni dopo aver fatto uso di integratori a base di spirulina è stato diagnosticato con rabdomiolisi a causa della spirulina, condizione dettata da rottura delle fibre muscolari.


Inoltre la spirulina possiede effetti anticoagulanti e proprio per questo motivo dovrebbe essere totalmente evitata da coloro che assumono farmaci anticoagulanti.


Molti soggetti potrebbero risultare allergici a quest’alga. In un lavoro del 2011 è stato evidenziato come i soggetti allergici ai pollini, in generale, tendano a reagire negativamente alla spirulina rispetto ad altri peggiorando i sintomi di rinite allergica.


Altro fattore, da non sottovalutare, è il contenuto di fenilalanina nella spirulina, che dovrebbe essere totalmente evitato dai soggetti affetti da fenilchetonuria, una condizione rara di origine genetica, nella quale questo amminoacido non viene metabolizzato in maniera adeguata.

 

Fonti :

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27259333

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28025700

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28182098

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25514094

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23036452

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28245621

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19432881

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21439163

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19632306

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