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  • Dott. Daniele Basta

Dieta a basso contenuto di FODMAP contro la Sindrome dell’Intestino Irritabile


La Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS - Irritable bowel Sydrome) è una delle condizioni gastrointestinali più diffuse al giorno d’oggi con una prevalenza mondiale approssimativamente del 14%. Spesso associata ad elevate spese sanitarie e ad una riduzione della qualità della vita, questa condizione non presenta una sintomatologia ben definita e le manifestazioni possono variare da persona a persona. I sintomi maggiormente riscontrati sono gonfiore, coliche addominali, diarrea, costipazione.


Nonostante ancora non siano ben noti i meccanismi patofisiologici, l’IBS è caratterizzata da un’alterazione della flora intestinale, da disturbi nella motilità intestinale, cambiamenti del sistema nervoso enterico e ipersensibilità viscerale, fattori che rendono questa condizione altamente eterogenea. I trattamenti farmacologici ad oggi, nella maggior parte dei casi, si sono rivelati inefficaci e, soprattutto nell’ultimo decennio, l’attenzione è stata focalizzata sul cambiamento delle abitudini alimentari.


Sebbene alcuni alimenti siano tradizionalmente noti nell’aggravare disturbi intestinali inducendo diarrea, gonfiore, produzione di gas, le prime evidenze scientifiche risalgono agli anni 40’ , quando alcuni studi dimostrarono come il malassarbimento di diversi tipi di carboidrati peggiorasse i sintomi gastrointestinali.


Alimentazione a basso contenuto di FODMAP contro l’IBS


Oggi, nonostante non siano ancora sufficienti le evidenze scientifiche, sono stati proposti vari tipi di regimi alimentari in grado di migliorare condizioni come l’IBS. Tra questi, una dieta a basso contenuto di FODMAP è tra quelle scientificamente più avvalorate negli ultimi anni. I FODMAPs (Low–Fermentable Oligosaccharide, Disaccharide, Monosaccharide, and Polyols) sono carboidrati a catena corta caratterizzati da un minimo assorbimento intestinale, con un’elevata attività osmotica e che vengono normalmente fermentati dalla flora intestinale.

Effetti negativi dei FODMAP nell’IBS


Evidenze scientifiche dimostrano come i FODMAP siano in grado di indurre la produzione di metano e idrogeno in pazienti con IBS. Nello stesso tempo, tali composti sono in grado di alterare la flora intestinale e di ridurre il pH del lume intestinale, alterandone la corretta funzionalità. Fattori, questi, in grado di peggiorare i sintomi di condizioni di irritabilità intestinale.


In un lavoro del 2014 pubblicato sulla rivista Gastroenterology, è emerso come un regime alimentare di questo tipo fosse associato ad una riduzione dei sintomi fino al 75% dei pazienti con IBS.


Dove sono contenuti la maggior parte dei FODMAP


I più comuni FODMAP presenti negli alimenti sono:

  • Fruttosio, zucchero contenuto nella frutta

  • Lattosio, zucchero contenuto in latte e derivati

  • Fruttani, oligosaccaridi contenuti in vari tipi di ortaggi e verdure

  • Galattani, oligosaccaridi contenuti nei legumi

  • Polioli, zuccheri presenti in natura in frutta e verdura e alla base dei più comuni dolcificanti artificiali.

Un protocollo alimentare che preveda un regime a basso contenuto di FODMAP è strutturato in 3 distinte fasi:

  1. ELIMINAZIONE: nella quale vengono escluse le fonti di FODMAP per 4-8 settimane

  2. REINTRODUZIONE: nella quale vengono inclusi con molta cautela e a seconda della risposta individuale di ciascun paziente gli alimenti contenenti FODMAP

  3. REGIME ALIMENTARE PERSONALIZZATO: a seconda delle risposte individuali associate all’introduzione di alimenti contenenti FODMAP si procede con un regime alimentare personalizzato

Vantaggi e svantaggi di un regime alimentare a basso contenuto di FODMAP


I vantaggi di un regime a basso contenuto di FODMAP in pazienti con IBS riguardano soprattutto un significativo miglioramento dei sintomi. Gli svantaggi sono invece attribuibili a potenziali deficit nutrizionali, causati dall’eliminazione di molti alimenti contenenti questi composti fermentabili; proprio per quest’ultima ragione è fondamentale la guida di un professionista nell’intraprendere un regime alimentare di questo tipo.


Dunque, alla luce di vari studi presenti in letteratura, le modifiche del regime alimentare possono avere effetti positivi sui sintomi di IBS, e un regime a basso contenuto di FODMAP, sotto la guida di un esperto, potrebbe essere una soluzione iniziale da prendere in considerazione.

 

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6423692/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24076059

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4918736/

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