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  • Dott. Daniele Basta

Mirtilli Rossi: alleati nella prevenzione delle infezioni urinarie


Le infezioni del tratto urinario (UTI) rappresentano un problema comune e fastidioso, manifestandosi attraverso sintomi come bruciore durante la minzione, urina torbida o maleodorante, e dolore addominale. Le statistiche rivelano che circa un terzo delle donne affronta una UTI nel corso della vita, con una prevalenza anche tra gli anziani e coloro che presentano problemi alla vescica causati da lesioni al midollo spinale o altre condizioni (1).


Il mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon) è noto per la sua ricca composizione di composti bioattivi, tra cui vitamina C, fibre, manganese e vari fitonutrienti.

Tuttavia, sono i proantocianidini di tipo A (PAC-A) a distinguere questa bacca.

Questi potenti antiossidanti, presenti in concentrazioni particolarmente elevate nei mirtilli rossi, hanno dimostrato proprietà antiadesive contro Escherichia coli, il principale responsabile delle infezioni del tratto urinario (2).


Un altro aspetto rilevante dei mirtilli rossi riguarda il loro potenziale antinfiammatorio e cardioprotettivo, suggerito da studi che indicano un effetto positivo sulla salute del cuore attraverso la riduzione del colesterolo LDL (il "colesterolo cattivo") e l'abbassamento della pressione sanguigna (3). Tuttavia, nonostante queste proprietà benefiche, il consumo di mirtilli rossi non sostituisce un'alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano.


Studi recenti hanno evidenziato che il consumo di mirtilli rossi può essere utile nella prevenzione delle UTI ricorrenti, soprattutto in determinati gruppi di individui come donne, bambini e coloro che sono più a rischio a causa di procedure mediche (4). Tuttavia, la stessa efficacia non è stata riscontrata negli anziani, nelle donne in gravidanza o nelle persone con problemi di svuotamento della vescica (5).


Nonostante queste scoperte, persistono dubbi sulla formulazione o il dosaggio più efficace dei prodotti a base di mirtillo rosso. La ricerca non ha ancora determinato la durata ottimale dell'assunzione di questi prodotti per ottenere i massimi benefici (6).


Inoltre, nonostante studi finanziati da aziende commerciali e da istituzioni accademiche non profit non abbiano rilevato differenze significative nei risultati, la ricerca su questo argomento deve continuare (7).


Da ricordare, però, che i mirtilli rossi non sono una cura per le UTI esistenti. Chiunque sospetti di avere un'UTI dovrebbe consultare un professionista sanitario.


 

Fonti:

  1. Foxman, B. (2002). Epidemiology of urinary tract infections: incidence, morbidity, and economic costs. Am J Med, 113 Suppl 1A: 5S-13S.

  2. Howell, A. B., Botto, H., Combescure, C., Blanc-Potard, A. B., Gausa, L., Matsumoto, T., Tenke, P., Sotto, A., & Lavigne, J. P. (2010). Dosage effect on uropathogenic Escherichia coli anti-adhesion activity in urine following consumption of cranberry powder standardized for proanthocyanidin content: a multicentric randomized double blind study. BMC infectious diseases, 10(1), 94.

  3. Ruel, G., Pomerleau, S., Couture, P., Lemieux, S., Lamarche, B., & Couillard, C. (2005). Favourable impact of low-calorie cranberry juice consumption on plasma HDL-cholesterol concentrations in men. British Journal of Nutrition, 94(2), 231-235.

  4. Jepson, R. G., Williams, G., & Craig, J. C. (2012). Cranberries for preventing urinary tract infections. Cochrane Database of Systematic Reviews, (10).

  5. Maki, K. C. (2016). Cranberries and Urinary Tract Infections: How Can the Same Evidence Lead to Conflicting Advice?. Advances in Nutrition, 7(3), 498–506.

  6. Jepson, R. G., Williams, G., & Craig, J. C. (2012). Cranberries for preventing urinary tract infections. Cochrane Database of Systematic Reviews, (10).

  7. Wang, C. H., Fang, C. C., Chen, N. C., Liu, S. S., Yu, P. H., Wu, T. Y., Chen, W. T., Lee, C. C., & Chen, S. C. (2012). Cranberry-containing products for prevention of urinary tract infections in susceptible populations: a systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Archives of Internal Medicine, 172(13), 988-996.

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