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  • Dott. Daniele Basta

Zucchero aggiunto, attenzione ai nomi che lo mascherano


Gli zuccheri aggiunti non sono nutrizionalmente differenti dallo zucchero convenzionale, sia dal punto di vista calorico che soprattutto nei confronti dell'impatto glicemico e, se assunti in quantità eccessive quotidianamente, a lungo andare possono causare diversi danni all'organismo.


Come dimostrano vari studi in letteratura, il consumo di zucchero nell'ultimo trentennio nei paesi occidentali è andato via via sempre aumentando e con esso anche l'incidenza di obesità, sovrappeso e diabete di tipo 2. Nonostante sia ormai risaputo come il consumo di quantità eccessive di zucchero predisponga a tali stati patologici cronici, alterando i livelli di glicemia ematica e causando, a lungo termine, insulino-resistenza, questo dolcificante è sempre più diffuso, spesso non sotto forma di zucchero vero e proprio, bensì nascosto all'interno di molti alimenti, sfuggendo all'attenzione di sempre più numerosi consumatori. In effetti, conoscere le quantità di zuccheri semplici contenute negli alimenti più comuni potrebbe essere d'aiuto nel controllare i livelli glicemici nella nostra quotidianità, ma non è sempre facile per i consumatori districarsi nei supermercati leggendo attentamente le etichette alimentari. Tra gli alimenti commercializzati più ricchi di zuccheri semplici vengono riconosciute le bevande dolci, torte, gelati, snack vari, caramelle, yogurt, cereali, creme spalmabili, condimenti ecc.. Tuttavia, spesso la parola zucchero non si trova scritta esplicitamente tra gli ingredienti di determinati alimenti come quelli citati in precedenza, e il dolcificante può trovarsi sotto forma di varie diciture:


sono addirittura più di 200 le tipologie di zuccheri aggiunti negli alimenti processati e nelle bevande dolci, che hanno, chi più e chi meno, impatti negativi sui livelli glicemici dell'organismo.


Tra quelli maggiormente utilizzati tra i prodotti in commercio esistono oltre allo zucchero (normale saccarosio), lo sciroppo di glucosio e lo sciroppo di fruttosio, lo zucchero invertito, gli zuccheri estratti dalla frutta, lo zucchero d'uva (una miscela di glucosio e fruttosio), mentre tra gli alimenti 'senza zuccheri aggiunti' (come molte marmellate) troviamo spesso succo di mela concentrato, succo d'uva concentrato, zuccheri naturali si, ma con un impatto glicemico altrettanto importante come i precedenti. Ebbene dal punto di vista nutrizionale non vi sono differenze tra i composti citati in precedenza e lo zucchero bianco, non solo dal punto di vista calorico, ma soprattutto nei confronti dell'impatto glicemico importante e, se assunti quotidianamente in quantità eccessive, a lungo andare possono causare diversi danni all'organismo.

Dunque, la prima cosa da fare è sempre quella di leggere attentamente le etichette di qualsiasi prodotto e controllare che non ci siano quantità eccessive di zuccheri semplici: potete farlo verificando la voce 'Carboidrati' - ' Di cui zuccheri'.

È importante talvolta anche leggere gli ingredienti per verificare eventualmente la tipologia di zucchero aggiunto utilizzato, specie in caso di allergie o intolleranze specifiche.

Limitare e prestare attenzione all'introito di zuccheri nell'alimentazione quotidiana è fondamentale per prevenire un potenziale aumento di peso e soprattutto per scongiurare l'instaurarsi di insulino-resistenza in futuro.

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