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  • Dott. Daniele Basta

Perchè la VARIETÀ è alla base della corretta alimentazione


L’alimentazione scorretta di oggi è caratterizzata da un consumo eccessivo di alimenti processati, ricchi di sale, zucchero e poveri di micronutrienti, un consumo insufficiente di frutta e verdura e anche una minima o del tutto assente varietà alimentare. In effetti, nella tipica dieta occidentale come la nostra, vengono consumati la maggior parte delle volte soltanto pochissimi alimenti.


In uno studio del 2001 sono state analizzate le abitudini alimentari degli americani all’epoca, molto simili alle nostre in molte cose, ed è stato visto come metà della verdura consumata, sempre e comunque in quantità non sufficienti, era caratterizzata da soli 6 alimenti: lattuga, patate congelata, patate fresche, patatine chips e pomodoro in scatola.


Tra la verdura che viene consumata di meno purtroppo è presente quella a foglia larga, come spinaci, cavoli, bieta, radicchio, con proprietà nutrizionali importantissime. Ad esempio, è ormai risaputo come le verdure crucifere come broccoli, cavoli, cavolfiori che sono tra le meno consumate, hanno delle importanti proprietà antitumorali, tant’è che, come dimostra uno studio del 2011, il loro consumo è associato ad una significativa riduzione del rischio di tumore al colon distale; mentre il consumo di alimenti ricchi di carotenoidi come zucca, carote e mele è associato, come si evince dallo stesso lavoro, ad un rischio minore di tumore al colon nella zona prossimale. Alimenti di fferenti, rischio tumorale differente a livello dello stesso organo. Basterebbe consumare regolarmente entrambe le categorie di alimenti per avere una maggiore protezione complessiva…in una sola parola, varietà!


Evidenze scientifiche dimostrano come un'alimentazione basata sulla varietà sia associata ad una maggiore longevità



Nel caso del tumore ai polmoni, come viene evidenziato da uno studio del 2010 pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiologyy Biomarkers & Prevention, a prescindere dalla quantità consumata, una maggiore varietà di frutta e verdura è associata ad un ridotto rischio tumorale.

Ma i benefici sono stati riscontrati anche nei confronti di altre condizioni patologiche, come il diabete di tipo 2. In un lavoro del 2012 pubblicato sulla rivista Diabetes Care, è stato visto come, a prescindere dalle quantità, l’inserimento di 2 alimenti differenti ogni settimana fosse associato ad una riduzione dell’8% del rischio d’insorgenza di diabete di tipo 2.


Tali effetti alla base della varietà alimentare, specie e soprattutto quando si parla di frutta e verdura, sono attribuibili alla presenza di differenti micronutrienti e di composti bioattivi in questi alimenti in grado di esplicare attività benefiche diverse.


Vari studi hanno dimostrato come fitonutrienti come i carotenoidi della zucca, il licopene del pomodoro o le catechina del tè verde, sono in grado di interagire con differenti proteine e recettori nell’organismo. A esempio l’epigallocatechina-3-gallato del tè verde possiede un recettore nel nostro organismo in grado di mediare funzioni antinfiammatorie, antiproliferative e antiallergiche. Gli isotiocianati, tipici delle verdure crucifere, interagiscono con il recettore Keap1 attivando l’espressione del fattore di trascrizione cellulare Nrf2 esplicando una potente attività antiossidante.


Ovviamente questi composti sono fondamentali per la sopravvivenza delle piante, ma se introdotti in regolare varietà, sono in grado di offrire benefici differenti che si rispecchiano sulla salute generale dell’organismo.

 

Fonti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20807832

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21963014

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22474042

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22377900

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