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  • Dott. Daniele Basta

Assorbimento di colesterolo e rischio cardiovascolare


Il colesterolo è una sostanza grassa, o lipide, che si trova nel nostro corpo e svolge un ruolo cruciale in molte funzioni vitali. È un componente essenziale delle membrane cellulari, contribuisce alla produzione di ormoni steroidei, vitamina D e acidi biliari, che aiutano nella digestione dei grassi. Tuttavia, come spesso accade in biologia, l'equilibrio è la chiave. Livelli elevati di colesterolo, in particolare il colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità), noto come "colesterolo cattivo", possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche (ASCVD).


Le ASCVD sono una serie di condizioni patologiche che coinvolgono l'accumulo di placche di colesterolo nelle pareti delle arterie. Queste placche possono restringere o bloccare completamente il flusso di sangue, portando a gravi problemi di salute come l'infarto del miocardio (attacco cardiaco) e l'ictus cerebrale.


Recentemente, la ricerca scientifica ha iniziato a esplorare un nuovo aspetto del metabolismo del colesterolo: l'assorbimento del colesterolo. Questo processo avviene principalmente nell'intestino tenue, dove il colesterolo proveniente dalla dieta viene assorbito e trasportato nel flusso sanguigno.


Alcuni studi suggeriscono che un elevato assorbimento di colesterolo potrebbe essere un fattore di rischio per le ASCVD.

Ma come funziona esattamente questo processo?


Il nostro corpo assorbe il colesterolo attraverso l'intestino tenue. Alcuni geni, come ABCG5 e ABCG8, codificano per proteine che aiutano a trasportare il colesterolo fuori dalle cellule intestinali e nel flusso sanguigno. Tuttavia, alcune persone hanno variazioni genetiche che riducono la funzione di questi geni, portando a un elevato assorbimento di colesterolo. Questo può essere associato a una bassa sintesi di colesterolo, una bassa eliminazione di colesterolo dal corpo e un alto rischio di ASCVD.


Al contrario, altre variazioni genetiche possono portare a un basso assorbimento di colesterolo. Ad esempio, le variazioni nel gene NPC1L1, che codifica per un altro trasportatore di colesterolo intestinale, possono portare a un basso assorbimento di colesterolo, associato a una elevata sintesi di colesterolo, un'eliminazione elevata di colesterolo dal corpo e un basso rischio di ASCVD.



Queste scoperte suggeriscono che la terapia con statine, comunemente usata per ridurre i livelli di colesterolo LDL, potrebbe non essere sufficiente in caso di elevato assorbimento di colesterolo. In questi casi, potrebbe essere necessaria una terapia combinata che includa anche un inibitore dell'assorbimento del colesterolo, come l'ezetimibe.


Si stima che un elevato assorbimento di colesterolo, cioè superiore al 60%, si verifichi in circa un terzo della popolazione. Pertanto, è importante considerare l'assorbimento del colesterolo quando si cerca di ottimizzare la terapia per ridurre il colesterolo e prevenire l'aterosclerosi.

Ma cosa significa tutto questo per le nostre scelte alimentari quotidiane? In linea di massima, una dieta sana per il cuore dovrebbe limitare l'assunzione di grassi saturi e trans, che possono aumentare i livelli di colesterolo LDL. Alimenti come carni rosse, latticini interi, cibi fritti e prodotti da forno possono essere ricchi di questi grassi. Al contrario, una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e oli vegetali monoinsaturi può aiutare a mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo.


Inoltre, alcuni alimenti contengono steroli e stanoli vegetali, composti che possono aiutare a bloccare l'assorbimento del colesterolo, come frutta secca, legumi, in particolare la soia e derivati.


In conclusione, la ricerca sta iniziando a svelare il complesso ruolo del metabolismo del colesterolo nelle malattie cardiovascolari. Mentre continuiamo a esplorare questo campo, potremmo essere in grado di sviluppare terapie più efficaci e personalizzate per prevenire e trattare le ASCVD. Nel frattempo, fare scelte alimentari sane può fare una grande differenza nella nostra salute cardiovascolare. Ricordate, la prevenzione è la migliore cura.


 

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0021915023002320

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